La frase che campeggia a caratteri cubitali corsivi su una parete della sala “Pasquale Cavaliere”, lo scorso 31 marzo, sembrava calzare a pennello i partecipanti all’assemblea cittadina tenutasi a cura della Federazione regionale RdB: “Se uno non si ribella si scompare”. I posti a sedere non sono bastati e molti hanno dovuto seguire in piedi il dibattito: genitori, bambini – perfino – e, soprattutto, molti dei lavoratori coinvolti. Circa 200 dipendenti a tempo determinato del comune di Torino, infatti, vittime della deriva privatistica che sembra ormai investire tutta la Pubblica Amministrazione, si sono visti – in forza di un contratto di appalto fra il Comune e un pool di cooperative del settore dei servizi – “esternalizzare” e trasferire in forza ad aziende private, pur dovendo continuare a svolgere le stesse mansioni.
Risultato?
Per i lavoratori:
· Stipendi tagliati, mediamente, della metà;
· Orari ridotti e frantumati su strutture diverse;
· De-professionalizzazione;
· Impossibilità di pianificare un’esistenza normale e di sostenere il benessere delle famiglie.
Per i genitori:
· Mancanza di certezze sulla continuità del servizio;
· Vedersi declassare un servizio da educativo a mero parcheggio dei bambini;
· Possibili aumenti dei costi in prospettiva futura.
Per il comune:
· Nessun risparmio
· Scarse sicurezze di continuità ed efficacia dei servizi erogati alle famiglie;
· Possibili aumenti dei costi in prospettiva futura.
Fra ribellarsi o scomparire - come categoria frantumata nelle possibilità di accedere a diritti, oltre che sul territorio e su differenti livelli stipendiali (a seconda che si lavori per una cooperativa o per un’agenzia interinale anziché un’altra) – tutti hanno deciso per la prima, coscienti che un eventuale successo a Torino, il cui sindaco Chiamparino è anche presidente dell’associazione Comuni d’Italia, potrebbe avere ricadute importanti anche nel resto del paese.
Si comincia, quindi, martedì 6 aprile, dalle ore 12,30, con un presidio permanente sotto il Comune che durerà fino al 9 aprile e che – ci auguriamo – registri la più vasta partecipazione possibile.
I lavoratori interessati, così come i genitori e chiunque abbia a cuore la sopravvivenza del Welfare in questo paese, sono caldamente invitati a non far mancare il loro sostegno all’iniziativa e partecipare.
Dal fondo di questa pagina è disponibile per il download, nel formato di Acrobat, il comunicato stampa relativo all’assemblea dello scorso 31 marzo; mentre cinque filmati dell’evento sono in fase di caricamento sul nostro canale video (due sono già disponibili al momento in cui si scrive).