Nella giornata di venerdì 9 ITA Airways ha diffuso una nota che sembra svelenire il clima acceso dopo la pubblicizzazione dell’iniziativa di selezione di nuovo personale dal mercato nelle giornate di “recruiting days”, il 14 e 16 dicembre prossimi. La nota ridimensiona un poco lo scopo di questa iniziativa da noi fortemente criticata.
Giorni fa era stata lanciata la selezione e USB aveva immediatamente evidenziato come la ricerca di nuovo personale fosse un insulto agli oltre 4200 dipendenti Alitalia in cassa integrazione. Se sotto le pressioni generali da un lato si svelenisce il clima generato dalle selezioni annunciate, dall’altro non ci sono ancora le garanzie sufficienti reclamate dagli ex dipendenti Alitalia.
Ricordiamo che molti al momento sono esclusi dalle assunzioni senza altro motivo se non quello che appare come una discriminazione ingiustificata. Oltre 4200 dipendenti Alitalia che dipendono dal sostegno dello Stato hanno diritto al lavoro in trasparenza e oggettività. Una riduzione del numero di dipendenti ancora fruitori di ammortizzatori sociali, permetterebbe una riduzione di spesa per la collettività ed eviterebbe la riduzione della integrazione salariale al 60%, misura introdotta per il 2023 e tesa una distribuzione delle risorse a fronte di una platea ancora così ampia.
USB continua a chiedere un cambio di passo e di rotta che rilanci davvero un vettore nazionale di dimensioni adeguate al mercato italiano, per dare risposte ai gravi problemi occupazionali delle crisi del settore con la garanzia di livelli salariali adeguati, in un contesto di serenità e tutela del reddito per chi deve andare in pensione.
Questo è ciò che continueremo a chiedere al management di ITA e all’AD Lazzerini, al nuovo CdA appena insediato e al governo che continua a essere l’azionista unico di questa compagnia.
Seppur in un contesto meno avvelenato, stante la permanenza dei problemi legati alla gestione delle chiamate, USB valuterà iniziative pubbliche per i prossimi giorni.
USB Trasporto Aereo
10 dicembre 2022
