A parte il fatto che la nota unitaria delle segreterie regionali Lazio UILT, FIT, FILT, SLM-FAST, UGL Taf, del 17 gennaio scorso, con cui si annuncia la retromarcia dalla posizione di intransigenza sul blocco della contrattazione in DTP Roma, non reca nessuna intestazione nè firma di alcun RSU, diversamente da quanto poi si legge nella nota stessa; che a proposito di RSU ci domandiamo appunto che fine abbia fatto la quasi totalità dei suoi componenti della DTP Roma: scomparsi ufficialmente dalla scena in un momento cruciale dell'attività sindacale, si dice siano stati visti aggirarsi in incognito presso gli impianti manutenzione per accreditare tra i lavoratori la ormai famigerata nota della responsabile delle risorse umane DTP Roma del 7 gennaio scorso, e visto che a una nostra proposta di assemblee dei lavoratori dell'UT Roma Nodo i quattro componenti interessati ( delle liste UILT, FILT, OrSA) hanno risposto con un perfetto, indifferente, silenzio.
A parte questo, quello che ci sembra abbia interesse per i lavoratori del settore manutenzione della nota unitaria in questione, è che oscura completamente l'oggetto di questa indecente farsa di cui sono protagonisti il management societario, le segreterie regionali promotrici, i RSU scomparsi, e purtroppo quei lavoratori stessi che fanno buon viso al cattivo gioco padronale: il rinnovo dell'accordo per le attività di manutenzione 2019.
Un accordo che è stato imposto negli ultimi anni con giochini del genere e a condizioni di progressivo peggioramento dell'orario di lavoro e delle tutele sulla salute e sicurezza dei lavoratori interessati tutti; che è stato sempre contestato nelle poche e postume assemblee che siamo riusciti a promuovere in questi anni malgrado il blocco congiunto sindacal/societario avverso alla partecipazione reale dei lavoratori.
Con la nota in questione le OOSS regionali promotrici hanno palesato l'inconsistenza della iniziativa sindacale di certe organizzazioni sindacali nel settore manutenzione di RFI, fatta di annunci pubblici di lotta e di pratiche sotterranee per lasciare i lavoratori all'arbitrio padronale.
Una inconsistenza che è funzionale agli obiettivi del management di RFI quanto e più a quello delle imprese private del settore.
Dunque il 25 gennaio prossimo, "grazie" all'auto dichiarato senso di responsabilità di cui alla nota unitaria del 17 gennaio scorso, si potrà dare luogo al confronto sulle attività di manutenzione nella DTP Roma, i cui presupposti attuali sono: l'arrogante imposizione della nota societaria di proroga unilaterale dell'accordo per il 2018; il silenzio assordante delle OOSS regionali promotrici della nota di retromarcia del 17 gennaio scorso ( che lascia in sospeso fondamentali questioni legate alla sicurezza sul lavoro nei cantieri di RFI); la scomparsa della stragrande maggioranza della RSU; e dunque, nella migliore delle ipotesi, una prospettiva di riconferma del pessimo accordo appena scaduto;
oppure l'alternativa posta dall'USB di opposizione ai piani di super sfruttamento dei lavoratori del settore manutenzione di RFI e di riconferma delle posizioni di conflittualità sui tavoli di contrattazione, contraria alla firma di accordi peggiorativi delle condizioni di lavoro e di salute e sicurezza sul lavoro, per imporre con credibilità e efficacia reali condizioni per la difesa degli interessi dei lavoratori, in primis su salute e sicurezza, salari e orari di lavoro.
Unione Sindacale di Base Lavoro Privato- Trasporti