Il corso di aggiornamento per RLS che si è svolto il 7 e il 9 Ottobre 2025 presso la DR Lombardia, oltre ad essersi rivelato quasi del tutto inutile, è stato un vero e proprio insulto alla professionalità ed al ruolo della figura dell’RLS.
Un'opportunità persa che, invece di fornire contenuti utili e aggiornati, ha rappresentato un'umiliazione per tutti coloro che si battono per la salute e per la sicurezza di Lavoratrici e Lavoratori.
L'unico argomento pertinente, trattato con una certa serietà, è stato infatti quello riguardante le nuove normative introdotte dall'Accordo Stato-Regioni, ma parliamo di un'ora scarsa di aggiornamento sulle 8 disponibili. Il resto del corso, invece, si è rivelato un'accozzaglia di nozioni di base, che nulla avevano a che fare con un serio aggiornamento professionale.
Ma ciò che ci ha sconvolto e indignato maggiormente è stata la modalità con cui sono stati trattati gli argomenti.
Invece di offrire strumenti concreti per svolgere il lavoro da RLS con competenza e serietà, i formatori sembravano essersi prefissati come unico obiettivo quello di limitare in tutti i modi l'azione degli RLS.
Si è parlato quasi esclusivamente di ciò che un RLS non può fare, come se fosse questa la priorità per un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. È stato ad esempio sostenuto (in maniera chiaramente pretestuosa) che i medici competenti non possono prescrivere limitazioni in tema di prestazioni di lavoro in front office o suggerire al datore di lavoro il ricorso a un numero maggiore di giornate di lavoro agile (è stato fatto addirittura riferimento ad un incontro che sarebbe avvenuto alla presenza di tutti i medici competenti della Lombardia per fare pressioni affinché nessuno di loro intervenisse in tal senso).
E come se non bastasse c’è stato perfino un interminabile intervento su rilevazioni di microclima con apparecchiature costosissime e professionali (che guarda caso non sono però disponibili in nessun ufficio della Lombardia).
A peggiorare ulteriormente la situazione, un docente ha avuto l'ardire di accusare tutti gli RLS presenti di non conoscere le normative vigenti, solo perché qualcuno aveva osato sollevare dubbi e contestare la superficialità e l’inutilità delle informazioni fornite.
È inconcepibile che, invece di un corso utile e formativo, gli RLS della Lombardia siano stati i destinatari di un vero e proprio tentativo di intimidazione. Di fatto un'operazione per dissuaderli dall'adempiere al loro ruolo, farli sentire inadeguati, incapaci, e, soprattutto, senza gli strumenti necessari per difendere i diritti e la sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori. Insomma, un chiaro tentativo, da parte del datore di lavoro, di sminuire la funzione dei Rappresentanti dei Lavoratori in tema di sicurezza, confonderli e renderli impotenti. Un atto gravissimo nei confronti di tutti gli RLS, che, come Organizzazioni Sindacali, non possiamo e non dobbiamo accettare.
Noi continueremo a lottare con forza per la sicurezza e per i diritti di Lavoratrici e Lavoratori, chiedendo che questi corsi vengano rivisti e che, in futuro, l'aggiornamento per gli RLS si trasformi in un'opportunità di crescita professionale concreta e di valore.
Non permetteremo che un ruolo così importante venga ridotto a un semplice ingranaggio del sistema, incapace di incidere sulle reali condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lottiamo per la sicurezza, non per l’oblio.
Per i coordinamenti Regionali della Lombardia
USB PI e FP CGIL