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Appalti

Musei Civici di Milano, USB: i lavoratori irrompono nel consiglio comunale, non siamo di serie b!

Milano,

I lavoratori dei musei civici, dopo mesi di richieste d'incontro e due scioperi, hanno fatto irruzione lunedì 4 nella seduta del consiglio comunale per pretendere  ascolto dal Comune di Milano.

Non è ragionevole che in una città che si vanta di essere la capitale dei servizi, il comune si volti dall'altra parte quando si tratta di garantire i diritti dei lavoratori che quei servizi li  forniscono, proprio in un settore come quello della Cultura che è in dialogo con tutta la cittadinanza.

Alcuni consiglieri della maggioranza, a seguito della protesta in aula, si sono resi disponibili per un incontro a margine del consiglio. A questo incontro delegati USB hanno nuovamente fatto il quadro della loro situazione lavorativa: dalle vicende dell'ultimo cambio di appalto, dal contratto che non è quello del settore, dai salari da fame, alla condotta fortemente intimidatoria delle aziende nei confronti dei lavoratori iscritti a USB.

I Consiglieri ci hanno comunicato il loro impegno a far sedere USB al tavolo di trattativa con Comune e aziende e farsi tramite dei problemi evidenziati dai lavoratori. Attendiamo che le parole diventino fatti questa volta.

Se questo è finalmente un primo riscontro ottenuto con la lotta, non è però ancora il tavolo a cui sia presente l'assessore alla cultura e le aziende, perché sia riconosciuto il giusto inquadramento e ci sia un accordo per l'applicazione del CCNL Federculture in tutti i bandi del settore.

Chiediamo al comune di Milano di smettere di essere connivente con un sistema di appalti a ribasso  che genera solo sfruttamento e precarietà e formalizzare l'apertura di un tavolo di trattativa che rimetta al centro il tema delle condizioni di lavoro.

USB SLANG

Federazione di Milano