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In Primo Piano

Ufficio Immigrazione Napoli, secondo focolaio di infezione Covid-19 in tre settimane

Napoli,

AlSig. QUESTORE di NAPOLI
Dott. Alessandro GIULIANO
 
E, p.c.
Al Dipartimento di Pubblica Sicurezza
Ufficio Affari Generali e Personale
ROMA
Al Dipartimento Politiche del Personale
dell’Amministrazione Civile e per le Risorse
Strumentali e Finanziarie
Ufficio IV – Relazioni Sindacali
ROMA

 

Ce lo aspettavamo tutti, doveva succedere e alla fine… è successo.

Ci giungono nuovamente notizie molto allarmanti dall'Ufficio Immigrazione della Questura di Napoli, dove sembrerebbe esserci stato nel giro di sole tre settimane un altro caso Covid 19 accertato.

Si tratta di un mediatore culturale, incardinato nella 4° sezione, che è risultato positivo all’esito del tampone.

Quest’ultimo a far data dal 7 di settembre scorso risulta essere assente dal luogo di lavoro.

Possiamo quindi ritenere che questo contagio da Sars-Cov-2  e da ricollegarsi al primo focolaio del 26 agosto scorso.

Ma la domanda è un'altra.

Perché è successo?

La riapertura immediata del predetto Ufficio insieme al rientro del personale addetto, ha messo in pericolo nuovamente la salute tutta del personale e delle rispettive famiglie, amici e conoscenti.

Possiamo ritenere che non è stata una soluzione sensata, visto quanto si sta acclarando.

Il personale dell'Amministrazione Civile e quello di PS sono un'altra volta in serio pericolo.

Se sin qui l’Amministrazione è stata assente, ci chiediamo, da domani, quali saranno le strategie che si vorranno apportare finalizzate alla tutela del personale addetto all’ Ufficio Immigrazione?

Sembra inverosimile che per accedere ad un supermercato ci sia bisogno del “pre-controllo della temperatura” e che invece la stessa misura non sia adottata per l’accesso in sicurezza presso una struttura pubblica?

Tra l’altro tale misura è prevista dall’ultimo Protocollo quadro “Rientro in Sicurezza” del 24 luglio scorso firmato tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali.

Misure di tutela necessarie, ma vere e proprie utopie per la nostra Amministrazione.

Inoltre, come si intende tutelare tutti quei cittadini che all’esterno dell’ufficio e dentro hanno avuto contatto diretto con il mediatore positivo in questione?

La scrivente O.S. rimarca che nel suddetto Ufficio mancano le più elementari norme di sicurezza, dopo che la dirigente ha irresponsabilmente costretto il personale a rientrare in presenza più giorni a settimana nella sede di lavoro.

Inutile ribadire che una struttura dove non si riesce a garantire nemmeno la pulizia ordinaria, è ormai divenuto un focolaio di INFEZIONE!

Ancora una volta è il momento di dire veramente basta e di garantire immediatamente la sicurezza e la salute del personale.

La scrivente USB interno, è stanca di chiedere al Sig. Questore di Napoli e alla dirigenza tutta di assolvere agli obblighi che il legislatore gli ha giustamente attribuito, attraverso l'adozione delle seguenti basilari misure di emergenza a tutela del personale:

1-Chiusura  dell'ufficio e sanificazione immediata di tutti gli ambienti lavorativi;

2-Tamponi immediati, e non test sierologici come si è proceduto precedentemente, per tutti i lavoratori dell'Amministrazione civile e della PS che prestano servizio presso l'ufficio immigrazione;

3-Immediato ritorno alla modalità di lavoro agile 5 giorni alla settimana, fin quando la dirigenza non sarà finalmente in grado di garantire realmente la sicurezza del personale;

4-Maggiore attenzione e prevenzione per il personale in presenza che svolge attività di back office presso le postazioni mobili installate presso la sala di attesa riguardanti l'attività di prenotazione - appuntamento per acquisizione istanza asilo politico.

E’ infine dovere di questa O.S., dire grazie a tutto il personale addetto per la dedizione e la professionalità dimostrata durante tutta l’emergenza Covid-19.

 

p/ USB Pubblico Impiego - Coordinamento Nazionale Ministero Interno

(GIGLIANI – STIRPARO)