A un mese e mezzo dalla ripresa del nuovo anno scolastico le lavoratrici del Nido comunale Mara Schiarini di Fiano Romano si ritrovano, senza alcun preavviso, a subire un taglio al monteore contrattuale con una perdita consistente di salario e uno stravolgimento delle turnazioni personali, operati unilateralmente dalla Cooperativa sociale Leonardo, vincitrice dell'ultimo bando di affidamento.
Il taglio sull'orario lavorativo giornaliero di ciascuna lavoratrice si è tradotto inevitabilmente in una riduzione della presenza di personale educativo, azzerando la compresenza di tutto il personale in organico necessaria alla comunicazione e al dovuto passaggio di consegne tra le educatrici stesse, ma soprattutto ad accompagnare i momenti educativi delle routine più importanti della giornata che richiedono maggiori cure: la preparazione al pasto, il cambio pannolino e il momento dell'igiene personale dei bambini e delle bambine, la somministrazione del pranzo e il riposo pomeridiano. Un arco temporale di almeno due ore in cui la presenza dell'intero gruppo educativo assicura il pieno svolgimento dell'attività rivolta a favorire lo sviluppo delle autonomie, della socialità, della sfera emotiva e relazionale. Scomparsa la centralità dell'adulto di riferimento, figura di estrema rilevanza pedagogica per i bambini e le bambine nella fascia 0-3 anni e per le rispettive famiglie.
Tutto questo ha comportato un drastico peggioramento delle condizioni di lavoro e il personale educativo è costretto a fare fronte a enormi difficoltà nella gestione della giornata in cui spesso vengono a mancare finanche i rapporti stabiliti dalla legge da conteggiare rigorosamente sul totale dei bambini iscritti. Nessuna preventiva programmazione del tempo di lavoro ordinario non-frontale da dedicare agli incontri con le famiglie, alle assemblee di gestione del gruppo educativo, alle attività extra-scolastiche e alla formazione obbligatoria permanente.
Nonostante le richieste di incontro inviate da USB, che rappresenta la maggioranza delle lavoratrici, di cui sono stati messi a conoscenza anche il sindaco e l'amministrazione comunale, registriamo a tutt'oggi un fastidioso silenzio da parte della Cooperativa Leonardo: la situazione di estrema difficoltà in cui versa il personale richiede un'immediata risoluzione attraverso il rispetto del contratto di lavoro, ovvero la restituzione del monteore contrattuale di ciascuna lavoratrice e delle loro turnazioni di appartenenza. L'offerta di qualità che le lavoratrici hanno sempre garantito nei 26 anni di servizio prestati fino ad oggi a tutta la comunità fianese, passa necessariamente dal rispetto dei loro diritti contrattuali e da condizioni di lavoro che garantiscano la necessaria serenità per poter svolgere al meglio il delicato compito a cui da sempre assolvono con riconosciuta professionalità.
In una situazione di crisi generale come quella che sta attanagliando il Paese e dove la questione del costo della vita è divenuta insostenibile, abbassare il salario di chi lavora è un atto inaccettabile: per questo il personale educativo aderirà allo sciopero generale del 2 dicembre, che vedrà i temi del salario e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici al centro delle rivendicazioni.
L'USB sarà al loro fianco e porterà avanti tutte le azioni sindacali e legali che si renderanno necessarie a tutela delle lavoratrici: garantiamo servizi pubblici efficienti e rispetto dei diritti.
USB Lavoro Privato