Il TPL di Roma gestito dai PRIVATI, nonostante tutte le denunce di USB a Comune, Ispettorato e Prefettura su un trasporto che ha PRIVATO l’utenza di un servizio di qualità e di efficienza, adesso sta PRIVANDO i lavoratori di queste aziende insieme alle loro famiglie, della possibilità di passare in armonia le feste di Natale.
Ormai è consuetudine di queste aziende pagare in ritardo gli stipendi, non versare le quote ai fondi pensione, non effettuare manutenzioni ai bus perché costerebbero più del valore del bus (dichiarazione dell’azienda in Prefettura), mentre i loro dipendenti - oltre a non riuscire a fare la spesa – ogni mese devono pagare more sulle rate dei mutui, vengono dichiarati cattivi pagatori dalle finanziarie con cui hanno prestiti e si vedono arrivare ingiunzioni di sfratto per i mancati pagamenti degli affitti. Tutto questo cade addosso a questi lavoratori e alle loro famiglie da anni, mentre ogni amministrazione che si è succeduta in Campidoglio promette di sanare questa vergognosa situazione ma le amministrazioni passano e queste aziende rimangono al loro posto, sempre con la stessa vergognosa gestione.
Il sindaco Gualtieri e l’assessore Patanè si sono riempiti la bocca con le comunicazioni in pompa magna sulla nuova mobilità di Roma e stanno addirittura pensando di aumentare il costo del biglietto da € 1,50 a € 2,00, ma non riescono a garantire uno stipendio ai 1900 lavoratori del trasporto pubblico gestito dai PRIVATI.
Questo non è più tollerabile, i lavoratori sono stanchi, vogliono soluzioni definitive, per se stessi e per l’utenza delle periferie.
Internalizziamo il servizio, basta privatizzazioni, attivazione immediata dell’art.30 del codice degli appalti: sia il Comune a pagare direttamente gli stipendi ai lavoratori con il ricorso alla surroga.
Attiviamo subito la mobilitazione dei lavoratori protestando in presidio davanti all’assessorato.
ADESSO BASTA VOGLIAMO SOLUZIONI
p.USB Lavoro Privato – Trasporto Pubblico Locale
Michele Frullo
Roma, 16 dicembre 2022