Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Casa

PdZ Ponte Galeria: la Regione Lazio archivia la revoca del finanziamento, non riconosce le prove della truffa subita dagli inquilini

Roma,

Dopo 9 mesi dall’apertura del procedimento di revoca del finanziamento regionale per l’edilizia agevolata la Direzione del Dipartimento alle politiche abitative, competente per il controllo sui piani di zona, archivia la procedura di revoca per gli alloggi di via Bibolini a Ponte Galeria.

Con argomentazioni incomprensibili e assurde si negano le avvenute violazioni della Convenzione per la richiesta di somme eccedenti (da molti versate) il prezzo massimo di cessione anche pari al doppio del prezzo previsto dalla legge. Altre violazioni non considerate riguardano la mancata presentazione dei piani finanziari e l’assegnazione di alloggi non conformi alla progettazione e senza l’abitabilità.

Si legge dal diniego del Direttore regionale che la colpa di chi ha presentato la documentazione è quella di aver consegnato atti attinenti ad alloggi diversi da quello a lui assegnato. Con una pretestuosa piroetta si è negata la legittimità a chi, in rappresentanza del comitato degli inquilini truffati, ha presentato le prove dell’avvenuto pagamento di somme in violazione delle norme dei piano di zona di ediliziaagevolata.

Con questa archiviazione si omette la legge, si copre di fatto l’operato di chi non ha rispettato le finalità di questo intervento pubblico e si lasciano famiglie che hanno versato somme ingenti (80/110.000 euro) in balia della procedura fallimentare e del prossimo sfratto.

Ci chiediamo, in una Roma da decenni in balia della rendita e degli speculatori, dove tutti i rappresentanti politici evocano di continuo il ripristino della legalità quando si parla di case popolari, quali sono le forze oscure che proteggono chi ha colpito la nostra città impedendo la regolare realizzazione del piano di edilizia agevolata indirizzato a chi non può accedere al mercato privato della casa?

Si tratta delle stesse forze che frenano anche il Comune di Roma quando il suo assessore all’Urbanistica, come la Regione Lazio, non interviene a sanzionare chi ha violato la legge e a revocare la Convenzione, proprio firmata dagli Uffici di Roma Capitale?

Ci chiediamo, ancora, se queste stesse forze agiscono anche sulla magistratura che ha aperto numerose inchieste, sequestrati centinaia di alloggi (come nel PdZ Spinaceto Due, ecc.) e, passati 10 anni, ha fatto cadere tutto in prescrizione: quantomeno non ha archiviato!

Sono domande che molti cittadini romani si fanno da anni e non ricevono risposte.

Asia USB