Quando alcuni anni fa la Piaggio chiese nuovamente l’apertura degli ammortizzatori sociali in ogni documento presentato si parlava di “crisi del mercato”, di calo degli utili e di incertezza sul futuro dell’azienda. Non c’è bisogno di essere degli economisti per capire che, a distanza di 4 anni, ammettendo che la “crisi” ci fosse davvero, lo scenario è radicalmente cambiato. Il gruppo Piaggio ha CONSOLIDATO utili e incrementato il fatturato. Lo ha fatto anche grazie all’utilizzo disinvolto degli ammortizzatori sociali e attraverso i classici meccanismi di ristrutturazione. Lo diciamo da tempo e lo ribadiamo adesso: Basta cedere ai ricatti di una dirigenza da troppo tempo abituata ad ottenere sempre ciò che vuole. Quanto successo durante l’ultimo incontro per la mobilità è un passaggio importante. I sindacati unitariamente hanno abbandonato il tavolo scegliendo di non cedere ancora una volta ai ricatti. Adesso c’è bisogno di dare seguito a questa decisione e non fermarsi ora. Bisogna farlo partendo da punti chiari e semplici che possano UNIRE le aspettative dei lavoratori e non DIVIDERE ancora una volta il fronte di lotta come vorrebbe la Piaggio.
1) La questione del premio. Mentre il gruppo macina utili la richiesta aziendale è quella di mettere addirittura in discussione le cifre dell’ultimo integrativo e inserire il vergognoso sistema di welfare aziendale. BISOGNA RIBADIRE CHE SUL PREMIO NON SI TRATTA. Abbandonare anche il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto integrativo e ripartire con una piattaforma chiara e condivisa.
2) I Part-Time verticali. La proposta fatta unitariamente all’ultimo tavolo era chiaramente un modo per far scoprire le carte all’azienda. Metterli di fronte alle loro responsabilità. Sulla richiesta di un’uscita e una trasformazione USB non ha nessuna intenzione di cedere. Sarebbe importante che anche i lavoratori PTV si unissero alla vertenza dei precari portando avanti un’unica lotta per un posto di lavoro stabile.
3) I contratti a termine. La Piaggio continua a chiedere uscite volontarie senza voler discutere di occupazione e di nuove assunzioni. Eppure sappiamo bene che tra gli impiegati si assume senza alcuna limitazione dovuta alla solidarietà e in questi mesi sono entrati decine di lavoratori precari anche sulle linee. La Piaggio deve rispettare gli accordi sul “bacino” del 2009 assumendo un lavoratore con contratto part-time verticale per ogni trasformazione a full-time. Inoltre anche per i nuovi ingressi va istituita una lista di priorità basata sul criterio dell’anzianità.
Solo unendo tutte le vertenze singole in un’unica generale sarà possibile portare a casa un vero risultato. Come Unione Sindacale di Base crediamo sia importante evitare divisioni tra i lavoratori sostenendo la decisione di abbandonare il tavolo di trattativa sulla mobilità. La RSU si sarebbe dovuta riunire la settimana scorsa ma, nonostante le nostre sollecitazioni, sembra non ci sia al momento la volontà di convocarla. Per questo motivo, come USB, proclamiamo una
prima giornata di sciopero per venerdì 31 maggio per tutti i turni lavorativi
Unione Sindacale di Base – Federazione di Pisa e Livorno
RSU USB Piaggio