Usb ha inviato al Ministero del lavoro un contributo che riconosce un ruolo decisivo agli Rls per intervenire tempestivamente sui luoghi di lavoro.
Abbiamo partecipato alla riunione generale su salute e sicurezza Ministero del Lavoro-parti sociali del 13 giugno, nella quale sono stati definiti tre Tavoli tecnici specifici; ma al primo Tavolo, sui rischi da stress termico, Usb “inspiegabilmente” non è stata invitata.
Usb ritiene che un Accordo Quadro, se non definisce dei parametri minimi per garantire una omogeneità sia nella valutazione dei rischi che nelle misure di prevenzione, non è efficace per la tutela dei lavoratori dai rischi da stress termico nei singoli luoghi di lavoro. E soprattutto, se non favorisce e rafforza lo spazio di intervento dei Rappresentanti dei Lavoratori sulla Sicurezza resta un testo vuoto e di scarsa efficacia.
Usb ha inviato, il 27 giugno, al Ministero del Lavoro un contributo al Protocollo Quadro (in allegato) con indicazioni concrete e di facile attuazione, per permettere in particolare agli Rls e delegati, di effettuare una rapida valutazione del rischio e richiedere al datore di lavoro l’adozione di misure efficaci per la prevenzione-protezione dei lavoratori dal rischio da stress termico.
Ma, all’incontro del 2 luglio, Usb non è stata invitata ed il contributo inviato non è stato recepito nel Protocollo Quadro.
A nostro avviso un Protocollo Quadro cosi generico, che non avrà effetti concreti nei luoghi di lavoro, dimostra l’assenza di volontà, da parte di Ministero, Cgil-Cisl-Uil ed Associazioni datoriali, di adottare misure efficaci per la prevenzione dei rischi per la salute dei lavoratori: questo perché l’adozione di misure di prevenzione ha un costo, che i datori di lavoro non vogliono pagare rinunciando ad una parte di profitti.
Unione Sindacale di Base