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In Primo Piano

Roma Capitale rinvia la revoca delle concessioni nel Pdz Montestallonara. Lo smarrimento delle famiglie vittime della truffa

Roma,

Oggi la Commissione Urbanistica di Roma Capitale, su istanza dei consiglieri De Priamo, Grancio e Bugarini, ha deciso di rinviare l’approvazione della delibera di annullamento del diritto di superficie con acquisizione al Patrimonio Capitolino degli alloggi costruiti dalle Coop Acli e il Nido assegnatarie di lotti nel Piano di Zona Montestallonara.

E’ doveroso, per meglio interpretare quanto accaduto, sottolineare che si tratta di un Piano di Zona di edilizia agevolata realizzata su terreni dati in concessione dal Comune e con ingenti contributi a fondo perduto erogati dalla Regione Lazio, per dare alloggio alle categorie meno abbienti e quindi con finalità pubbliche.

Alla luce di tale premessa la decisione della Commissione sorprende, perché si è parlato tanto, troppo, ma non si è parlato di ciò che conta, il merito: ancora, dopo anni di tavoli, segnalazioni e la valanga di documentazione prodotta a dimostrarle, non è possibile che non ci sia adeguata consapevolezza delle irregolarità perpetrate in danno degli assegnatari e dell’interesse pubblico.

Ciò che è determinante appunto, a prescindere da ogni valutazione politica, è se le violazioni siano state accertate o meno; tali accertamenti da parte di Comune e Regione Lazio, hanno per l'appunto portato all’avvio dei procedimenti di revoca e poi di annullamento del diritto di superficie che, è opportuno ricordarlo, è un atto dovuto a seguito della revoca del finanziamento da parte della Regione Lazio. Dovuto proprio a tutela dei cittadini vessati da anni.

Mentre risulta comprensibile che alcuni assegnatari siano intervenuti manifestando, più che il loro dissenso, il proprio smarrimento, spinti dalla paura o forse più facilmente, spaventati da qualcuno che ha tutto l’interesse a continuare a lucrare in danno degli assegnatari, più difficile risulta accettare che delle loro incertezze ci si faccia scudo per mascherare la propria impreparazione. Era del tutto evidente che i cittadini fossero alla ricerca di rassicurazioni non tanto circa il provvedimento oggi in discussione, ma circa il riconoscimento delle enormi cifre sborsate per acquistare alloggi che dovevano essere affittati e costruiti a prezzo di costo.

Proprio questo sarebbe dovuto essere il compito della Politica; rassicurare i cittadini circa la bontà di un provvedimento a loro tutela e garantire il massimo sforzo affinché le future azioni mettano anch'esse al primo posto il cittadino dissanguato da anni di abusi.

Auspichiamo che gli uffici e la Commissione valutino con solerzia eventuali altri elementi, come se non fossero ancora abbastanza quelli già forniti, in vista della prossima seduta della Commissione, prevista per venerdì prossimo, evitando ulteriori ritardi.

Troppo tempo si è già perso per la colpevole inefficienza delle Amministrazioni precedenti, che negli anni, davanti alle nostre denunce, si sono girate  dall’altra parte, rendendosi complici di un sistema truffaldino; confidiamo quindi che si continui senza ulteriori indugi sul solco del percorso virtuoso recentemente intrapreso.

ASIA-USB