Pensavamo che con l’imminente gara per l’affidamento del trasporto pubblico gestito dai privati, arrivasse dalle aziende che oggi ancora gestiscono questa fetta del settore un maggior rispetto dei diritti dei lavoratori.
Invece ci dobbiamo ricredere, perché a oggi i lavoratori della Roma TPL non hanno ancora percepito lo stipendio e inoltre abbiamo dovuto attivare lo stato di agitazione nell’azienda Co.Tr.I. per problematiche che credevamo risolvibili con un costruttivo dialogo.
I lavoratori Co.Tr.I. lamentano comportamenti molto gravi da parte dell’azienda, che nel ricevere richieste di fruizione della Legge 104 e/o di congedi parentali, attua nei confronti dei lavoratori comportamenti illeciti e discriminatori annullando ogni richiesta; questo senza che la società se ne assuma la responsabilità attraverso una formale comunicazione scritta.
Tale comportamento risulta adottato anche in caso di denuncia malattia e guasti vettura. Siamo di fronte a reati di carattere penale; inoltre condurre azioni intimidatorie minacciando di inserire i lavoratori non accondiscendenti in una “black-list”, oltre ad essere vile ed illecito, è un atto irresponsabile che elude ogni norma e legge sulla sicurezza per il personale e per gli stessi utenti.
Chiediamo di interrompere immediatamente questa pratica coercitiva e informeremo la Prefettura affinché cessino questi comportamenti.
USB Lavoro Privato – Trasporti Roma e Lazio