Prima il 24 ottobre, poi il 26, adesso il 4 novembre: è un tavolo di confronto che non riesce ad attraccare, mentre la nave dei servizi educativi e scolastici sta affondando.
Questa amministrazione, questa politica che ci rappresenta e che dovrebbe avere come punto focale i servizi all’infanzia di Roma Capitale, ancora una volta non dimostra né all’utenza né al personale la volontà di intervenire a tutela dei servizi a gestione diretta.
Ci è stato appena comunicato l’ennesimo rinvio del tavolo di confronto, questa volta post ponte dei Santi, al 4 novembre. Tardi, sempre più tardi, e ristretto è il tempo che mettono a disposizione affinché le educatrici e le insegnanti possano trovare nelle circolari applicative ciò che è stato stabilito nell’accordo dell’ormai lontano 29 luglio.
Siamo stanche di aspettare le sostituzioni che non vengono inviate e, se inviate, fatte solo con contratti a 3 ore; stanche di non vedere rispettati i diritti dei bambini portatori di disabilità che non vedono garantita il loro sostegno per l’intera fascia di frequenza; siamo stanche di sopperire alle assenze delle colleghe dovendo ricorrere alla vecchia distribuzione dei bambini nelle altre sezioni; stanche di aspettare che si avvii il piano assunzionale…
STANCHE, TERRIBILMENTE STANCHE DI ESSERE CONSIDERATE MERCE DI RISPARMIO.
ORA BASTA!
USB Settore Educativo e Scolastico - CSA