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Telecomunicazioni Gruppo Tim

TIM Trasferimento di ramo d’azienda alla Soc. Noovle Group S.p.A.

Nazionale,

Come previsto dalla procedura in materia di trasferimento di rami d’azienda, nella giornata del 24 novembre si è svolto l’incontro per il passaggio delle linee funzionali Engineering, Competence Center, Platform Management, Cloud & Data Center di TIM in “Noovle Group S.p.A”, società̀ italiana di consulenza ICT e System Integration e specializzata in progetti cloud su piattaforme Google, acquisita da TIM al 100%.

 

La delegazione aziendale coadiuvata anche dalle linee tecniche ha illustrato le motivazioni di questa operazione, la quale rientra in un progetto industriale e di sviluppo che la società intende realizzare per cogliere le opportunità di business del mercato cloud, grazie anche alla partnership commerciale con Google Cloud per l'implementazione di servizi, dalle piccole/medie/grandi imprese alla pubblica amministrazione, puntando a diventare il leader del mercato Cloud ed Edge computing in Italia.

Per i lavoratori coinvolti al trasferimento nella nuova Società Noovle Group S.p.A. (circa 700 unità), si continueranno ad applicare i trattamenti economici e normativi previsti dal vigente contratto collettivo nazionale delle Telecomunicazioni, nonché quanto concordato attraverso la piattaforma di contrattazione di secondo livello già applicata a tutti i dipendenti del Gruppo TIM al momento del trasferimento. Gli stessi proseguiranno a svolgere la loro attività nella loro attuale sede di lavoro.

Il perimetro immobiliare della Società Noovle Group S.p.A attualmente è composto da 8 Data Center, 4 Service Center e 2 IP Call Center, inoltre è prevista la realizzazione di ulteriori 6 Data Center per ospitare le piattaforme di Google Cloud.

L’incontro è stato aggiornato a nuova data da calendarizzare nei tempi previsti dalle procedure di legge.

Nel merito USB, se comprende la strategia aziendale di ricercare efficienza e velocità su un settore profittevole, non vede altrettanta chiarezza nella strategia complessiva di GOVERNO delle TLC in generale.

Un ulteriore frammento di un pezzo importante e strategico come quello del cloud che si aggiunge a quello delle torri, con lo scorporo di INWIT e a quello prossimo di AccessCO. Tanti centri di profitto separati che non sembrano avere sinergia tra loro.

Inoltre, osserviamo che:

  • Le strutture sono collocate in prevalenza nel nord Italia. Non comprendiamo la penalizzazione del Sud, considerata l’indipendenza della fruizione dei servizi cloud dalla collocazione fisica del dato.
  • L’azienda non ha intenzione di inserire la "clausola di salvaguardia" a tutela dei lavoratori proposta dalla delegazione sindacale soprattutto alla luce delle precedenti esperienze (SSC e INWIT)
  • A garanzia della sicurezza dei dati strategici che sono e saranno gestiti, sarà per noi dirimente il ricorso allo strumento della “Golden Power”, a tutela della Società da eventuali scalate.

Come USB sono anni che chiediamo la partecipazione diretta e pubblica dello Stato “a difesa di realtà finanziare e industriali strategiche del paese”, in particolare nel settore delle telecomunicazioni ed informatica, anche in funzione della sicurezza dei dati personali e strategici.