L’ipotesi del nuovo Contratto Integrativo sottoscritta il 10 giugno u.s., oltre a mortificare la professionalità, produce ripercussioni pesantissime sul salario dei lavoratori giudiziari in quanto la manovra economica varata dal Governo ha “cristallizzato” per quattro anni la massa salariale dei dipendenti pubblici; in buona sostanza fino al 2013 il reddito complessivo (stipendio + compensi accessori) non potrà superare quanto percepito nell’anno 2010.
L’Amministrazione e la solita compiacente minoranza sindacale hanno definitivamente abolito dal FUA 2009 il premio di produttività collettiva (alias 14^ mensilità), così impedendo a tutti i lavoratori di incrementare per l’anno 2010 la propria massa salariale.
L’accordo prevede, tra l’altro, che 12.5 milioni di euro vengano attribuiti esclusivamente a coloro che in sede di valutazione (i criteri sono tutti ancora da stabilire), avranno conseguito i risultati migliori; ulteriori 9.8 milioni di euro saranno destinati al fondo di sede (coincidente con ogni sede RSU) dove la contrattazione di posto di lavoro dovrà remunerare ed incentivare la produttività.
Questo vuol dire aver firmato una cambiale in bianco. E se il buon giorno si vede dal mattino possiamo già immaginare che cosa sottoscriveranno i soliti noti per individuare i criteri di premialità!
L’unica vera certezza è la seguente: coloro i quali saranno esclusi dalla prossima spartizione del FUA non potranno incrementare il proprio reddito per i prossimi quattro anni.
Paradossalmente i lavoratori che col nuovo ordinamento professionale verranno costretti a svolgere dal 2011 il servizio di chiamata di causa e l’assistenza in udienza al magistrato non avranno la possibilità di percepire le relative indennità e i compensi per eventuale lavoro straordinario; ciò in quanto tali prestazioni non rientravano nel loro precedente profilo professionali e, pertanto, non remunerate dal salario accessorio corrisposto nell’anno 2010.
A queste obiezioni poste dalla RdB P.I. USB l’Amministrazione non ha voluto dare risposta, come non ha voluto dare ascolto alla proposta di distribuire ancora una volta il salario accessorio a tutti i lavoratori, evitando così le pesanti penalizzazioni previste dalla citata manovra economica.
Le nostre tasche saranno vuote e aumenteranno i carichi di lavoro; sarà pretesa una sempre più selvaggia flessibilità di mansioni perché a spese nostre dovranno comunque garantire il funzionamento degli uffici giudiziari.
La RdB P.I. USB non aderirà a questo massacro.