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Pubblico impiego

USB manifesta al Forum della Pubblica Amministrazione: “100 mila precari e 50mila idonei. Servono aumenti di stipendio, stabilizzazioni e più assunzioni per portare l’Italia allo stesso livello dell’Europa”

Roma,

In piazza le storie dei lavoratori del Pubblico Impiego

Mentre nel Palazzo dei Congressi di Roma si inaugurava il Forum della Pubblica Amministrazione, stamattina i lavoratori del Pubblico impiego dell’USB, in piazza Kennedy, hanno organizzato un ControForum per raccontare la reale condizione dei dipendenti nel settore pubblico. Una manifestazione in cui lavoratrici e lavoratori della PA hanno raccontato le loro storie. Storie dipendenti pubblici che da decenni lottano per i propri diritti e per garantire servizi ai cittadini. Storie di precarietà e di una stabilizzazione come miraggio dopo decenni di promesse.

I rappresentanti di USB Pubblico Impiego hanno incontrato il presidente del Forum PA, Carlo Mochi Sismondi, a cui hanno consegnato il report “Indagine sui nuovi assunti nella Pubblica Amministrazione”, con dati, idee e aspettative sul settore pubblico, punti di forza e debolezza della PA, il grado di efficienza e il possibile ruolo del sindacato all’interno del pubblico impiego. Il presidente del Forum PA ha confermato i dati preoccupanti sulla precarietà che fotografano lo stato di salute del settore pubblico: al momento sono più di 100mila i precari in tutti i settori della PA e con tutte le forme contrattuali, sono oltre 50mila gli idonei nelle Funzioni centrali.

I NUMERI
L'USB continua non solo a dare voce a chi è coinvolto quotidianamente sul territorio, ma anche a fornire indagini, numeri e report. Letture sicuramente diverse da quelle che arrivano dal Forum PA. Secondo analisi e studi dell’USB esistono delle differenze retributive mensili nette tra il nostro paese e quelli europei: in Francia i dipendenti pubblici guadagnano circa il 26% in più dei lavoratori della PA in Italia, in Spagna il 34%, in Germania oltre il 56%.

Alla luce di questi dati l’USB Pubblico impiego chiede 300 euro di aumento netto mensile sugli stipendi, un milione di assunzione stabili per arrivare ad un rapporto di 7,2% tra dipendenti pubblici e cittadini (Eurostat fotografa in Francia un rapporto all’8,4%, nel Regno Unito al 7,8%, Spagna al 6,3% e l’Italia attualmente al 5,6%).

LE STORIE
Tante le storie di lavoro pubblico raccontate all’evento: dai precari del PNRR agli idonei delle graduatorie dei concorsi pubblici che non scorrono. Tra le storie emblematiche quella di Sonia Sale che dopo 20 anni di precariato in vari settori - dalla ristorazione al retail, fino al settore pubblico - aspetta che il tanto atteso contratto presso l’INPS possa mettere fine al suo lungo percorso di incertezze e sacrifici.

C’è anche chi, come Giovanna Rinaldi, parte da una solida formazione accademica in astronomia e ottica applicata, e ha trascorso ben 14 anni da precaria nel campo delle missioni spaziali prima di essere stabilizzata con uno stipendio da nuova assunta di gran lunga inferiore a quello dei suoi colleghi europei. Spera di ottenere finalmente le sicurezze e i riconoscimenti che merita: da un anno è stata selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) come esperta al supporto scientifico alla missione spaziale Comet Interceptor.

Oppure la storia di Nora Imbimbo dipendente Inail da trent'anni, impegnata in questi mesi nella lotta per chiedere, a fronte di carichi di lavoro insostenibili, assunzioni funzionali al rilancio dell'ente e a fornire migliori servizi ai cittadini.  

E poi Alessio Grancagnolo - 29 anni, funzionario precario nella Presidenza del Consiglio dei ministri nel gennaio 2022 - che è stato reclutato per coordinare e monitorare gli interventi del PNRR e ancora nutre la speranza di ottenere una maggiore stabilità lavorativa.

L’USB, con le proposte concrete avanzate, ha convocato uno sciopero generale il prossimo 26 maggio, a cui daranno un contributo fondamentale i lavoratori del Pubblico impiego. “Serve una forte volontà politica per rinnovare i contratti nazionali con trecento euro netti in busta paga per avvicinarci ai salari europei, stabilizzare i precari, assumere gli idonei e rendere la PA a misura dei cittadini, rispettando i diritti dei dipendenti pubblici”, concludono dall’USB.

In piazza sono anche state allestite delle tende da campeggio, come quelle degli studenti che stanno dormendo davanti agli Atenei italiani. Un gesto di vicinanza e connessione, tanti tra loro ambiscono proprio ad un lavoro nella Pubblica Amministrazione, oggi totalmente impreparata ad accoglierli e valorizzarli.

USB Pubblico Impiego

Per info, approfondimenti sulle storie e interviste a lavoratori precari del Pubblico impiego: Alessandro Giannelli 349.633.4018; Cristiano Fiorentini 338.700.9459