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1° Maggio

1° Maggio 2023, il saluto della Federazione Sindacale Mondiale a tutti i lavoratori in lotta

Roma,

La Federazione Sindacale Mondiale, voce militante e di classe, che rappresenta 105 milioni di lavoratori che vivono, lavorano e lottano in 133 Paesi dei 5 continenti, onora il 137° anniversario della lotta dei lavoratori a Chicago nel 1886, che ha costituito una pietra miliare duratura della classe operaia e un faro luminoso per le lotte di oggi e di domani per un lavoro stabile e con diritti, per la sicurezza sociale, per la sanità e l'istruzione pubbliche e universali, per una vita dignitosa.

Oggi la crisi del capitalismo si sta aggravando in tutto il mondo, con la conseguente aperta violazione dei diritti democratici e sindacali, il deterioramento delle condizioni di lavoro e di vita e il drammatico ampliamento delle disuguaglianze sociali, della povertà e dello sfruttamento. Il grande capitale e i suoi rappresentanti politici utilizzano il pretesto della crisi capitalistica di ogni tipo per attaccare anche i più fondamentali diritti democratici e sindacali, come il diritto di sciopero, di manifestazione e di organizzazione. Fanno di tutto per trasferire le conseguenze della crisi sulle spalle della classe operaia, dei pensionati, dei contadini e della parte più povera dei lavoratori autonomi.

L’aumento incontrollabile dei prezzi, soprattutto dei beni di prima necessità, e la “povertà energetica” sono un altro modo per tagliare i salari e proteggere e aumentare i profitti, con il risultato di aumentare la povertà e il deterioramento del tenore di vita dei lavoratori. Ancora una volta vogliono che siano i popoli e i lavoratori a pagare per la loro crisi. Ma i lavoratori non sono disposti a farsi carico del conto. Questo messaggio viene recepito in modo forte e chiaro da un numero sempre maggiore di luoghi di lavoro e di Paesi.

Gli affiliati alla FSM, nello spirito militante del recente 18° congresso tenutosi a Roma un anno fa, sono in prima linea in queste lotte, chiedendo la soddisfazione dei bisogni dei lavoratori a tutti i livelli: salario, occupazione, sicurezza sociale, assistenza sanitaria, istruzione, cultura. Stiamo rafforzando la nostra opposizione contro le privatizzazioni e le politiche antioperaie, siamo al fianco delle lavoratrici in lotta, quelle che soffrono di un doppio sfruttamento e che lottano per ottenere pari diritti sul lavoro, nella società e nella vita. Nella stessa direzione, continuiamo la nostra lotta a favore dei giovani, che sono sempre le prime vittime della crisi capitalista, e dei migranti, sfruttati come forza lavoro a basso costo. Siamo al fianco delle parti vulnerabili della classe operaia, chiedendo un reddito dignitoso per i lavoratori sottoccupati, posti di lavoro adeguati per i disoccupati e pensioni dignitose per i lavoratori in pensione. Rafforziamo le nostre azioni militanti per garantire tutti i diritti e le libertà del lavoro e per far sì che le convenzioni vengano attuate nella pratica, invece di essere vuote parole in pare.

Queste lotte si susseguono incessantemente nonostante l'inasprimento della repressione dei governi e dell'autoritarismo, purtroppo con la tolleranza o addirittura la collaborazione di leader sindacali arrendevoli e di sindacati gialli allineati agli ordini del capitale.

Oltre alle conseguenze della pandemia e della crisi economica, la borghesia vuole che la classe operaia paghi anche il prezzo della guerra imperialista degli Stati Uniti, della NATO e dell'UE con la Russia in Ucraina. Ribadiamo la nostra ferma solidarietà internazionalista con i popoli che soffrono.  Chiediamo la fine della guerra in Ucraina, l'eliminazione di tutte le guerre imperialiste, il disimpegno e lo smantellamento della NATO e di tutte le coalizioni militari e l'abolizione delle armi nucleari. Intensifichiamo la nostra lotta per garantire il diritto dei popoli a vivere in pace e a determinare liberamente e autonomamente il proprio presente e futuro.  Lottiamo per fermare le guerre economiche e le sanzioni come strumento di promozione degli interessi imperialisti stranieri in Paesi sovrani e indipendenti. Chiediamo la fine immediata dei criminali embarghi contro Cuba socialista e del continuo crimine contro il popolo palestinese. Le nostre armi più potenti sono l'INTERNAZIONALISMO e la SOLIDARIETÀ. Nessun lavoratore deve sentirsi solo.

La WFTU in occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori 2023 trasmette il suo saluto caloroso, internazionalista, militante e di classe a tutti i lavoratori in lotta e a tutti i sindacati militanti che instancabilmente e con decisione conducono la lotta quotidiana per la dignità, per la soddisfazione dei bisogni della classe lavoratrice e degli strati popolari. Intensifichiamo le nostre azioni comuni in ogni settore, in ogni paese, in ogni continente, per l'emancipazione della classe operaia, per soddisfare i nostri interessi e bisogni di classe; contro la causa principale della povertà, della miseria, delle guerre e dei rifugiati; per costruire una società giusta e centrata sull'uomo, con condizioni di vita e di lavoro dignitose per ogni essere umano, una società libera dalla barbarie capitalista e dallo sfruttamento dell'uomo.

Invitiamo tutti gli affiliati e gli amici della WFTU a onorare la Giornata Internazionale dei Lavoratori con gli slogan e le bandiere della WFTU:

  • La solidarietà internazionalista: l'arma della classe operaia
  • Ci rifiutiamo di pagare per la loro crisi
  • Fermiamo i blocchi imperialisti e le guerre economiche

Federazione Sindacale Mondiale – World Federation of Trade Unions