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Manifestazioni

21 giugno: una giornata storica contro la guerra, in riarmo e a sostegno del popolo palestinese. Oltre 30.000 in piazza con USB per un alternativa di classe pace e giustizia

Roma,

Si è conclusa oggi a Roma la straordinaria manifestazione nazionale promossa dal coordinamento Disarmiamoli, che ha visto la partecipazione di oltre 30.000 persone: lavoratrici, lavoratori, giovani, studenti, attivisti e militanti del sindacalismo conflittuale. Una piazza imponente e determinata, che ha urlato parole chiare al Paese: basta guerra, basta riarmo, basta complicità con la NATO, con l’industria bellica e con il genocidio del popolo palestinese.

La manifestazione di oggi è stata parte integrante dello sciopero generale nazionale proclamato da USB per il 20 giugno, uno sciopero che ha unito la lotta contro il riarmo con le rivendicazioni per più salario, più diritti, più welfare, per difendere la sanità pubblica, la scuola, e per salvare un apparato industriale che ogni mese sprofonda di più.

Mentre il governo Meloni, in perfetta continuità con le politiche europee, riversa miliardi nel riarmo e nella militarizzazione, il Paese reale soffre: ospedali al collasso, scuole abbandonate, territori desertificati dalla deindustrializzazione, affitti alle stelle.

In questo contesto, continuare a investire in armi, in missioni militari, in alleanze aggressive come la NATO – complice del genocidio in corso a Gaza da parte dello Stato terrorista di Israele – è un crimine politico, sociale e morale che va denunciato con forza.

Con i presìdi di ieri e le iniziative di protesta in tutta Italia e con la grande manifestazione di oggi, USB si conferma come l'alternativa sindacale e di classe in grado di connettere la difesa dei diritti sociali alla lotta contro la guerra globale permanente.