Il tavolo svoltosi oggi a Palazzo Chigi ha confermato ciò che temevamo: un incontro privo di reale capacità di decisione politica, convocato senza la presenza dei Ministri competenti e dunque incapace di offrire risposte concrete ai lavoratori e ai territori.
USB ha scelto di presenziare con una delegazione di rappresentanza istituzionale e simbolica, per rispetto verso la convocazione, ma anche per ribadire la distanza da un metodo che continua a produrre rinvii e dichiarazioni senza alcun atto concreto.
In queste ore si parla molto di “responsabilità” e di “sfide comuni”.
Noi crediamo che la prima e più urgente responsabilità sia mettere subito in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie, invertendo lo schema: le soluzioni per i lavoratori devono venire prima di tutto, non dopo gli interessi industriali o finanziari.
USB da anni sostiene una posizione chiara e coerente: la nazionalizzazione di Acciaierie d’Italia è l’unica via per salvaguardare l’occupazione, garantire una vera transizione industriale e ambientale, e restituire al Paese la sovranità su un settore strategico.
Chiediamo che il prossimo incontro dell’11 novembre sia un tavolo davvero decisivo, con la presenza dei Ministri competenti e con risposte concrete sulle nostre proposte: la tutela dei lavoratori, gli strumenti per accompagnare la transizione, e i percorsi destinati ai lavoratori diretti, dell’appalto e di ILVA in amministrazione straordinaria.
Non servono più appelli generici alla responsabilità: serve che la politica si assuma la propria, ora.
USB Lavoro Privato – Industria Nazionale