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Editoriale

Aci, USB non firmerà il protocollo d'intesa Covid-19

Roma,

Parlano i fatti non le parole. Le polemiche sterili e inutili le lasciamo a tutti quelli che non hanno interesse ad affrontare i problemi veri dei lavoratori con chi ha visioni diverse dalle loro.

Come giustamente è stato detto, evidentemente per alcuni il dissenso è la vera malattia da combattere.

Il giudizio lo danno i lavoratori, ed è quello che interessa a noi. Sono i lavoratori stessi che a due anni o poco più dalla firma del contratto collettivo nazionale 2016-2018 possono dirci se le loro condizioni sono migliorate oppure hanno visto diminuire progressivamente diritti e conquiste, frutto di anni di dure lotte fino ad arrivare alla negazione della dignità professionale.

Affronteremo la sistematica demolizione dei diritti che è stata sancita nel contratto e i danni perpetrati a danno di tutti i lavoratori, su questo continueremo a dare dura battaglia.

Entrando nel dettaglio del protocollo d’intesa, pur non volendo prolungare ulteriormente la definizione di misure ineludibili a tutela dei lavoratori e della collettività tutta, l’USB non procederà alla firma del documento in quanto, a causa delle norme antidemocratiche presenti nel CCNL, non ha potuto partecipare fin dall’inizio al confronto ed è stata consultata solamente nelle fasi finali, nonostante il 24 aprile scorso avesse già ufficialmente richiesto un incontro in tal senso. L’USB vigilerà attentamente affinché le misure di sicurezza siano rigorose a difesa della salute di tutti i lavoratori.

Abbiamo comunque portato all’attenzione dell’Amministrazione la questione dei buoni pasto, che riteniamo debbano essere erogati anche nel periodo in cui le attività ordinarie sono svolte in modalità agile, in quanto salario indiretto, e ad un ripensamento degli orari di lavoro, stante la necessità di contingentare le presenze sui mezzi pubblici di trasporto, a causa della quale si produrrà sicuramente una dilatazione smisurata della giornata lavorativa.

Molti altri sono poi i temi che chiederemo di affrontare in seguito, in apposite sessioni negoziali.

Chiederemo di affrontare tematiche che riguardano anche le sedi territoriali, che hanno problematiche peculiari sia in questo momento di emergenza che nelle attività quotidiane anteCovid, come segnalatoci da più parti, dovute all’introduzione di nuove procedure informatiche che creano enormi difficoltà agli operatori e agli utenti e ad un ordinamento professionale ormai inadeguato.

Alleghiamo la nota a verbale relativa al protocollo d’intesa.

p/USB PI/ACI