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Actv, tutti i sindacati contro Panettoni

Venezia,

1 agosto 2007 - La Nuova Venezia Tiro incrociato sul presidente in vista dello sciopero dell’8 agosto

Venezia - Ognuno per contro proprio, ma tutti concordi: sindacati contro il presidente Actv Marcello Panettoni, che ha duramente criticato lo sciopero di 3 ore indetto dalla Rappresentanza sindacale unitaria per la mattina dell’8 agosto, per protestare contro la rigidità aziendale nella vertenza in atto.

«Uno sciopero grottesco ed ingiustificabile?», attacca Cub Trasporti, «Al tentativo di conciliazione in Prefettura sarebbe stata più utile la presenza del direttore generale o del presidente Panettoni, se veramente c’era la volontà dell’azienda di scongiurare lo sciopero. Nel merito, Actv è disposta a pagare le giornate particolari di Pasqua e Rendentore? Grazie tante, i lavoraori hanno già prestato la loro opera! Inoltre contestiamo i criteri di valutazione del personale per la carriera interna: non solo i colloqui con gli psicologi, ma anche i "tutor", mentre proseguono le assunzioni esterne».

«Il presidente si stupisce di uno sciopero di 3 ore, che non fa scattare i servizi minimi?» chiosa la Faisa Veneto-Cisal, «Forse secondo lui noi scioperiamo per far risparmiare l’azienda senza metterla in difficoltà? Strano che al cantiere navale di Sant’Elena vengano assunti esterni nonostante il suo veto a noi dichiarato, strano che non ricordi i problemi di igiene e sicurezza in cui operano i dipendenti. Quanto al premio di risultato, non è assolutamente vero che non è stato raggiunto, ma è stato calcolato dalla sola azienda senza dare ai sindacati i dati sugli incidenti: ci offende quando dice che scioperiamo per 3, 10 euro, anche se per chi percepisce stipendi molto diversi dal suo anche 10 euro possono valere abbastanza».

Unitario il documento di critica di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Trasporti: «Come sindacati abbiamo sempre privilegiato la via del dialogo e della contrattazione, anche a fronte di atteggiamenti rigidi e provocatori di Actv. Pertanto se si è arrivati a proclamare uno sciopero è evidente che la misura è colma. Gli unici "lavoratori garantiti" in Actv - come li chiama il presidente - è il gruppo dirigente, impegnato ad autotutelarsi e autograntirsi scaricando tutto sui lavoratori». I sindacati criticano i criteri di valutazione (con test psico-attitudinali) del personale, la valutazione dei premi di risultato al ribasso per la Navigazione, il mancato rispetto dei patti sul pagamento delle giornate particolari, il ricorso ad assunzioni esterne.