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Editoriale

Assunzioni subito per i Nidi Pubblici della Lombardia: USB lancia la raccolta firme

Milano,

Sugli Asili Nido la Regione Lombardia si è cacciata da sola in un vicolo cieco, al punto da essere costretta a rinviare l’approvazione della Deliberazione XI/2662 per “la revisione e l’aggiornamento dei requisiti per l’esercizio degli Asili Nido” sia pubblici che privati in modifica del DGR 11/2/2005 n° 2588.

Un testo irricevibile, quello firmato dall’assessore Stefano Bolognini, di cui come Unione Sindacale di Base salviamo soltanto un punto: l’indicazione del rispetto del rapporto numerico che deve essere assicurato continuativamente che significa garantire nelle ore della giornata un contenuto numero di bambini per ogni educatrice. Peccato che si tratti di una mera enunciazione di principio, perché non un solo euro viene stanziato per le assunzioni necessarie a rispettare i rapporti numerici attualmente stabiliti, l’1:8 regionale - che noi contestiamo perché troppo alto rispetto all’età dei bambini - e il fantascientifico 1:6 millantato dal Comune di Milano - nei cui nidi invece spesso e volentieri si arriva a un raddoppio, puntualmente denunciato dai nostri RLS.

USB P.I. Lombardia dunque chiede assunzioni subito per i Nidi d’Infanzia regionali e per questo ha lanciato la raccolta di firme sotto la petizione #AssunzioniSubito.

Se si desse retta ai rapporti numerici indicati dalla Regione Lombardia nella sola Milano (11mila bambini iscritti) occorrerebbero oltre 300 assunzioni, che diventerebbero 800 se i parametri fossero quelli indicati dal Comune.

Il resto della riforma regionale è da respingere in toto, lo abbiamo fatto già nel 2005, unici nel panorama sindacale, quando la Giunta Formigoni peggiorò notevolmente il buon funzionamento dei Nidi Pubblici .

No dunque all’aumento del rapporto numerico, no all’obbligo al lavoro oltre il termine del calendario scolastico reso possibile anche dalla firma di accordi decentrati, no alla compresenza e partecipazione attiva del volontariato, no alla prosecuzione di appalti e privatizzazioni.

Continueremo a batterci per le assunzioni, per il rispetto e l’affermazione dei valori educativi del Nido d’Infanzia perché venga superato lo status giuridico di “Servizio a domanda individuale” per la fascia 0-3 anni e perché si costruisca un sistema educativo integrato che risponda quotidianamente ai bisogni e ai diritti dell’infanzia da 0 a 6 anni.

Per farlo occorrono assunzioni e risorse pubbliche, qui e ora!

 

Unione Sindacale di Base Lombardia