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Atc, no del Comune alle cabine blindate. I sindacati: e allora sciopero

Bologna,

8 agosto 2007 - Corriere di Bologna L'assessore Paruolo: «Peggiorerebbero soltanto la situazione». Il centrodestra: «Farneticazioni» ESCALATION Nelle ultime settimane sono aumentati i casi di aggressione agli autisti Atc. L'ultima su un 25 di Francesco Rosano

Bologna - È scontro sulle cabine chiuse per gli autisti Atc, chieste dai sindacati per garantire maggiore sicurezza agli autisti dei bus dopo l'escalation di aggressioni delle ultime settimane. Il Comune di Bologna, principale azionista di Atc, le boccia: «Non abbiamo bisogno di blindature ». Suscitando l'ira dei sindacati, che attaccano l'amministrazione: «Non crede nella sicurezza, la nostra risposta sarà lo sciopero».

Nonostante le cabine chiuse siano in cima ai desiderata degli autisti Atc, l'assessore comunale alla Comunicazione Giuseppe Paruolo non esita demolirle. Per garantire maggiore sicurezza sui bus, spiega, «non abbiamo bisogno di blindature che rendano ancora più difficilmente vivibile la situazione». Piuttosto, spiega Paruolo, «serve una combinazione di tecnologie e procedure di intervento e allarme». A partire da un sistema che, monitorando la presenza di passeggeri sui bus in ogni momento, eviterebbe il ripetersi di aggressioni come quella di giovedì scorso, quando un autista è stato aggredito e punto con una siringa da un extracomunitario rimasto a bordo dopo l'ultima fermata.

Ma il niet sulle cabine chiuse per gli autisti irrita i sindacati, pronti allo sciopero a settembre. «Bisogna impedire il contatto fisico tra autisti e passeggeri. Servono delle protezioni adeguate — dice Massimo Lunghi della Filt-Cgil — almeno sui notturni e sulle linee più a rischio. Se ci diranno di no faremo sciopero». Più dure le accuse di Michele Liberatore delle Rdb: «Non vogliono le cabine chiuse perché si rifiutano di ammettere che la città è insicura, e lasciano i lavoratori alla berlina». Ma i posti guida devono essere chiusi e la protezione agli autisti garantita, aggiunge Liberatore, «su questo dopo l'estate faremo battaglia e non retrocederemo». Secondo Claudia Stefanelli della Fit-Cisl, invece, il no di Palazzo d'Accursio alle cabine di guida blindate dimostra che «il Comune non crede nella sicurezza in Atc e non fa nessuna pressione sull'azienda perché dia un minimo protezione ai propri dipendenti». Ma senza le risposte adeguate, conclude, «rimane lo stato di agitazione e lo sciopero a settembre».

Il centrodestra, intanto, si scaglia contro l'amministrazione. Maria Cristina Marri, segretario provinciale dell'Udc e consigliere LtB, stronca come «farneticanti» le dichiarazioni dell'assessore Paruolo. Perché è chiaro a tutti, spiega, che le blindature ai posti di guida «sarebbero efficaci». Il capogruppo in Comune di Forza Italia Daniele Carella, invece, invita i dipendenti di Atc allo sciopero per difendere le loro ragioni, ma anche quelle dei passeggeri: «Anche loro hanno diritto a viaggiare in condizioni di sicurezza che, invece, non vengono garantite».