Anche questa mattina, 31 dicembre, sono andati avanti i presidi di fronte ai due ingressi della Bertani Trasporti a Livorno. Il 20 dicembre la società MT Logistica, che operava in appalto per la Bertani, ha chiuso la procedura di licenziamento collettivo mandando a casa tutti i 25 dipendenti. Il motivo è riportato anche sulla lettera di licenziamento: "Impossibilità di sostenere i costi a causa di condizioni contrattuali di appalto insostenibili dal punto di vista economico". Non è certo un fulmine a ciel sereno. Negli ultimi 6 anni si sono susseguite 5 aziende e/o cooperative nessuna delle quali è riuscita a superare un anno di attività (al netto di alcuni periodi di stop).
Anche ai lavoratori MT era stato chiesto di decurtarsi ulteriormente lo stipendio per non essere licenziati. Nonostante non vi sia alcuna crisi nel settore. Attualmente all'interno del piazzale opera una "cooperativa" che applica il CCNL multiservizi con stipendi inferiori anche di 400 euro. È questo il modo in cui si vuole gestire il settore della logistica in porto?
Un meccanismo non tanto diverso da quello costruito da terminalisti e armatori con la manodopera portuale ex Art 16. Ribassi continui sulle tariffe sotto la minaccia di stracciare i contratti in essere, carichi di lavoro sempre più pesanti e integrativi mai rinnovati.
In tutto ciò siamo costretti a denunciare anche la totale assenza delle istituzioni che, dopo aver incontrato più volte una delegazione di lavoratori, non sono ancora intervenute concretamente per ottenere il reintegro di tutti gli operai.
Ma l'attacco che oggi stiamo subendo a Livorno è lo stesso che hanno subito i lavoratori Alitalia, quelli della Whirlpool, della GKN e, ultima in ordine di tempo, la Bosh di Bari.
Ormai è evidente la strategia che i vari grandi gruppi imprenditoriali e Confindustria hanno deciso di mettere in campo. Una strategia sostenuta dalle istituzioni nazionali e locali a partire dal governo Draghi: mano libera alle ristrutturazioni e ai licenziamenti; attacco generalizzato alle condizioni di lavoro e ai diritti conquistati in anni di battaglie sindacali.
Per questo motivo l'Unione Sindacale di Base Livorno è intenzionata, dopo aver effettuato i dovuti passaggi con i lavoratori dei settori operai (dal porto alla logistica fino all'industria e al trasporto merci), a lanciare una giornata di mobilitazione cittadina. Per dare una risposta collettiva di fronte ai licenziamenti e agli attacchi quotidiani ai lavoratori e alle lavoratrici. Contro il sistema degli appalti e il ribasso delle tariffe e la “concorrenza” tra lavoratori portuali e non.
Unione Sindacale di Base Livorno
31-12-2021