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Altri comunicati

Bologna, 2 AGOSTO 1980 - 2 AGOSTO 2007. MANDATE IN PENSIONE ALMENO IL SEGRETO DI STATO

Bologna,

A 27 anni di distanza dalla strage delle stazione di Bologna, la RdB/CUB scenderà in piazza e come tutti gli anni parteciperà alla manifestazione indetta dall’associazione dei familiari delle vittime per chiedere verità e giustizia su questa e sulle tante stragi  di cui attendiamo ancora di conoscere  mandanti e fini.

Verità e giustizia che sono state coperte da depistaggi, muri di gomma, deviazioni  di parte di apparati dello stato e dalla colpevole responsabilità dei vari governi che puntualmente ogni anniversario hanno  promesso di rimuovere “ il segreto di stato” ed ancora non l'hanno fatto.

Quest'anno il Governo ha deciso di mandare in propria rappresentanza il ministro Damiano, ossia colui che più di tutti impersonifica la politica di questo governo in materia previdenziale e sociale ed in particolare il protocollo su previdenza lavoro e competitività di cui tanto si parla in questi giorni.

Come C.U.B  pur presenti al tavolo con il governo non abbiamo firmato l’accordo sulla previdenza, abbiamo scioperato lo scorso 13 luglio e ci apprestiamo in autunno a respingere il “nuovo patto sociale” con la mobilitazione e la lotta. Da questi due elementi (giustizia e verità per tutte le stragi e rifiuto del nuovo patto sociale) sarà caratterizzata la nostra presenza, mai rituale, il prossimo due agosto. 

Sfileremo quindi con uno striscione che recita :  “MANDATE IN PENSIONE ALMENO IL SEGRETO DI STATO” che intendiamo rendere ben visibile al ministro Damiano e distribuiremo un doppio volantino con uno scritto sulla strage ed un altro contro l’accordo su previdenza, lavoro e competitività.

Appuntamento alle ore 8,30 in P.zza Nettuno angolo Ugo Bassi

 

 

 


29 luglio 2007 - La Repubblica

Dopo Rifondazione in campo anche i metalmeccanici: "Rispetto per la cerimonia, ma il clima politico è quello che è"
Due agosto, è scontro a sinistra
Fiom: "Fischiare non è reato". Ds: assurdo contestare Damiano. Monteventi per la prima volta non ci sarà. Le Rdb promettono una sorpresa
di ANDREA CHIARINI

Bologna - «Non dovevano mandare Damiano» dice secco Tiziano Loreti del Prc. L´autunno caldo che i ministri della sinistra radicale già annunciano, sul fronte previdenziale, rischia di avere un´anticipazione il 2 agosto a Bologna, l´anniversario della strage alla stazione che è già terreno di scontro nell´Unione sulle pensioni. Le tensioni di Roma si rifletteranno sul palco che il presidente dell´associazione familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, sta cercando di difendere dai fischi. Annunciati proprio per via della presenza del ministro del Lavoro Cesare Damiano. Loreti l´ha già detto: «Noi non cavalcheremo la protesta, ma il malessere c´è. Che farà il movimento?». I Ds col segretario Andrea De Maria cercano di calmare le acque. «Il 2 agosto è il momento dell´omaggio alle vittime di una strage, un momento di impegno unitario contro il terrorismo - dice - non capisco certe dichiarazioni ambigue. Sarebbe assurdo contestare un ministro richiamando temi che esulano dal significato vero della manifestazione». Gli risponde Bruno Papignani, leader della Fiom. «Fischiare non è reato - spiega il sindacalista vecchio amico di Damiano - è già accaduto in passato, detto questo spero che il momento di commemorazione del 2 agosto sia rispettato. Ciò non toglie che il clima politico è quello che è, è che noi come Fiom stiamo comunque decidendo che iniziative intraprendere, potremmo partecipare al corteo, ma non fermarci in piazza. Noi non vogliamo fischiare, ma esprimerci sull´accordo sindacale. Con Damiano abbiamo fatto parecchie trattative insieme, come quella del ‘96 alla Fiat. Ci frequentiamo, qui non c´è niente di personale». Valerio Monteventi, l´indipendente del Prc vicino ai movimenti quest´anno, «per la prima volta» non ci sarà. «Loro fanno apposta a mandare a Bologna i ministri al centro delle polemiche, stavolta però non parteciperò alle cerimonie» dice assicurando che al momento i centri sociali «non stanno pensando a nulla di organizzato». Chi invece sta decidendo in queste ore sono le Rappresentanze sindacali di base che promettono una sorpresa.
Sul versante delle iniziative collaterali, anche quest´anno, i podisti bolognesi (e non solo) si rimettono in marcia per partecipare alla staffetta del «2 agosto 1980 per non dimenticare», in ricordo delle vittime di tutte le stragi avvenute non solo a Bologna, ma anche in Emilia-Romagna e in tutta Italia. Oggi la staffetta (partita da San Marino) arriverà a Bologna: alle 19.15 raggiungerà il cippo di via Casini al Pilastro, dove ad attenderla troverà l´assessore comunale agli Affari istituzionali, Libero Mancuso, e l´assessore provinciale allo Sport, Marco Strada (con il gonfalone di Palazzo Malvezzi). Al cippo di via Casini sarà deposta una corona in memoria delle vittime di tutte le stragi.


30 luglio 2007 - Il Tempo

Il ministro sarà il 2 agosto a Bologna per l’anniversario dell’attentato
di VANNI ZAGNOLI

BOLOGNA — Sarà il ministro del Lavoro Cesare Damiano a parlare a nome del Governo in piazza Medaglie d'Oro, a Bologna, in occasione della cerimonia di commemorazione della strage alla stazione del 2 agosto 1980. L’ha voluto il sindaco Sergio Cofferati, per il ventisettesimo anniversario dell’attentato che fece 85 morti e 200 feriti. Rifondazione Comunista e le altre forze della sinistra estrema preparano la contestazione all’esponente del governo, anche se dello stesso schieramento della giunta cittadina. Le rappresentanze sindacali di base (RdB/Cub) parteciperanno con lo striscione «Mandate in pensione almeno il segreto di stato». Un slogan provocatorio per ribadire la richiesta di verità e giustizia sui mandanti della strage contro ogni forma di segreto di Stato e il no al protocollo su previdenza, lavoro e competitività varato dal Governo. «Simboleggiato — spiega Massimo Betti delle Rdb — dal ministro Cesare Damiano. Come Cub, pur presenti al tavolo con il Governo non abbiamo firmato l'accordo sulla previdenza, abbiamo scioperato lo scorso 13 luglio e ci apprestiamo in autunno a respingere il nuovo patto sociale con la mobilitazione e la lotta. Chiediamo giustizia e verità per tutte le stragi e rifiutiamo il nuovo patto sociale. Questo ribadiremo il due agosto». Durante il corteo sarà distribuito un doppio volantino: uno sulla strage, l'altro contro l'accordo su previdenza, lavoro e competitività. «Fischiare il ministro Cesare Damiano — osserva Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime — sarebbe un danno clamoroso. Lo dico sempre in tutti i modi: i fischi danneggiano i familiari delle vittime, perché il giorno dopo le pagine dei giornali parlano dei fischi e non della cerimonia». A Bologna però il clima si surriscalda, con l’arrivo di Damiano a pochi giorni dal varo della riforma previdenziale che ha scontentato la sinistra radicale. Già in passato ci sono state contestazioni, durante la commemorazione. Il Prc di Bologna ha fatto appello ai movimenti e alle forze sociali di mobilitarsi contro il Protocollo sindacati-Governo, il ministro Damiano è uno dei protagonisti di quell’accordo e la contestazione sembra inevitabile. «La nostra — sottolinea ancora Bolognesi — non è una manifestazione politica, ma di ricordo e resoconto di quanto è stato fatto nel corso dell'anno. Poi io non posso impedire a chi vuole contestare di farlo». Il segretario dei Ds bolognesi Andrea De Maria invita a evitare i fischi: «È assurdo contestare richiamando temi che esulano dal significato vero della manifestazione. Spero che tutti dimostrino serietà e rigore facendo del 2 agosto un'occasione di omaggio alle vittime della strage e di impegno unitario contro il terrorismo e l'eversione».


30 luglio 2007 - Il Resto del Carlino

Bologna. L’OMBRA dei fischi al governo per contestare l’accordo sulle pensioni...
di Luca Orsi

Bologna - L’OMBRA dei fischi al governo per contestare l’accordo sulle pensioni oscura i giorni di vigilia della commemorazione della strage della stazione, che il 2 agosto 1980 causò 85 morti e fece oltre 200 feriti. Sul palco di piazza Medaglie d’Oro salirà il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Le Rdb, i sindacati di base, gli srotoleranno davanti lo striscione Mandate in pensione almeno il segreto di Stato. Rifondazione, con il segretario Tiziano Loreti, non esclude la contestazione.
Si ripete il copione di ogni anno. Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione vittime della strage, ricorda che «i fischi danneggiano i familiari». Ieri, al Pilastro, all’arrivo della staffetta podistica da San Marino, «in ricordo delle vittime di tutte le stragi», ne parlava con l’assessore Libero Mancuso, che rappresentava il Comune alla cerimonia. «Devono fare la campagna contro l’accordo sulle pensioni? Va bene — diceva Bolognesi —. Ma comincino dal 3 agosto e poi facciano tutto il caos che vogliono».
Massimo Betti, delle Rdb, avverte che «ci apprestiamo, in autunno, a respingere il nuovo patto sociale con la mobilitazione e la lotta». Intanto, durante il corteo del 2 agosto, che sfilerà da piazza Maggiore alla stazione, le Rdb distribuiranno due volantini: uno sulla strage («con richiesta di verità e giustizia»), l’altro contro l’accordo sulla previdenza. Contro ogni possibile gesto sopra le righe è anche Andrea De Maria, segretario ds, che definisce «assurda» ogni ipotesi di fischi a Damiano.
PER ORA, Bolognesi si augura che il 2 agosto «in piazza ci sia tanta gente». Le prenotazioni sono già «moltissime». Domani, intanto, sarà a Roma dal premier Romano Prodi, che presenta al Consiglio dei ministri una direttiva per lo sblocco delle provvidenze previste dalla legge 206 del 3 agosto 2004, «finora inattuata», sulle vittime del terrorismo. E’ probabile che proprio Damiano darà un annuncio dal palco.
Giovedì, la cerimonia comincerà alle 8.45, in Comune; alle 10.25, in piazza Medaglie d’Oro, tre fischi di un locomotore ricorderanno le vittime della strage di 27 anni fa. La sera, tradizionale concerto in piazza Maggiore. Alle 21, la Filarmonica ‘Arturo Toscanini’ e l’orchestra del Comunale eseguiranno i brani vincitori del Concorso internazionale di composizione 2 agosto.
Dopo il concerto, sul grande schermo in piazza, sarà proiettato il filmato della Lectura Dantis di Carmelo Bene dalla Torre Asinelli, il 31 luglio 1981. Il video viene proiettato già questa sera, alle 21, all’Oratorio San Filippo Neri di via Manzoni 5. Stesso programma domani. Due le proiezioni (alle 21 e alle 22) il primo e il 3 agosto.