Unione Sindacale di Base e Rete Iside continuano la loro attività in sostegno di salute e sicurezza sui posti di lavoro, grazie ad una collaborazione che va avanti da anni, e che nel periodo estivo si concentra sui rischi del caldo estremo. Ci siamo già occupati, infatti, del tema dello stress termico, ma è necessario anche concentrarsi su problematiche che possono riguardare settori specifici di lavoratori particolarmente esposti a situazioni di rischio. Il caldo, purtroppo, sta già mietendo le prime vittime sul lavoro: occorre agire in modo tempestivo per far si che, nei mesi estivi, il lavoro non si trasformi in un inferno.
È il caso dei lavoratori dell’Igiene Ambientale che si trovano a fronteggiare il caldo estremo nelle tre attività fondamentali del settore: nei locali fissi, nei veicoli, nelle attività all’aperto (raccolta rifiuti).
In allegato troverete il fac simile di lettera che contiene delle indicazioni operative per costringere i datori di lavoro ad adottare delle misure di prevenzione adeguate per la tutela della salute.
La nostra azione si deve sempre muovere su due piani:
1. Piano sindacale: utilizzare gli strumenti rivendicativi in nostro possesso; scioperi, volantinaggi, assemblee e tutte le iniziative utili.
2. Piano " tecnico-legale": sfruttare gli obblighi previsti dal DLgs 81/08 per fare pressione sull’azienda e sugli istituti preposti alla vigilanza sulla salute-sicurezza nei luoghi di lavoro.
La lettera può essere utilizzata per richiedere l’adozione immediata di alcune misure di prevenzione del rischio da stress termico (distribuzione di acqua potabile, modifiche all’organizzazione del lavoro ecc).
In caso di mancato riscontro da parte dell’azienda, bisogna fare formale denuncia agli Organi di vigilanza (Asl e Ispettorato del lavoro). Le misure di prevenzione che richiediamo si basano, oltre che sul DLgs 81/08, anche sulle ultime circolari e note elaborate da vari Enti ( Ispettorato del lavoro, Inail, Inps ecc).
Unione Sindacale di Base
Rete Iside