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Istruzione Notizie Confederali

COME DENTRO UN FILM

Roma,

Dopo aver minacciato ferro e fuoco, CGIL – CISL e UIL hanno fatto devoto atto di sottomissione al Governo “amico” firmando il recente Accordo sul Welfare

“ …Firmiamo, ma con riserva…” -  hanno laconicamente precisato - .….la solita frase di “ stile” che viene utilizzata per buggerare quella marea di iscritti che ancora credono in loro.
Ma questo non ci meraviglia affatto perché lo davamo per scontato.
Quello che in un certo senso fa notizia è che insieme alla Triplice ha sottoscritto l’Accordo anche la Confindustria, evento storico questo che sta a testimoniare come i confini di demarcazione tra sponde  una volta tradizionalmente opposte oramai si toccano.
Ma v’è di più, ed ancor di più sconcertante.

Ricalcando le orme tracciate dalla Triplice, pure la cosiddetta Sinistra Radicale ( ma esiste ancora una Sinistra o la vede solo Berlusconi?) decide di adottare la stessa “ strategia” e, dissotterrando l’ascia di guerra, proclama una grande manifestazione popolare contro il medesimo Accordo sulle Pensioni.

Ma allorquando l’ala “riformista” della maggioranza governativa ammonisce minacciosa che se alla manifestazione parteciperanno i Ministri in carica ci sarà crisi di Governo, ecco che, subito, gli strali lanciati dalla schiera più oltranzista ed intransigente ( si fa cosi per dire) tendono a cambiare direzione.

“…Sarà soltanto una manifestazione democratica per esprimere un dissenso ma non certamente per creare conflittualità con il Governo…”, tranquillizzano.

Insomma, è il ritorno della commedia dell’arte o, più propriamente, è la vecchia arte della commedia ove ogni soggetto – politico o sindacale – recita a copione la sua parte con il fine mistificatorio di non perdere consensi da parte di quanti attraverso il voto avevano riposto in loro fiducia e speranze di cambiamento.

Statene certi, la manifestazione del 20 ottobre si terrà ma, come normalmente avviene nelle farse di maggior lustro, non certamente con l’intento di far cadere il Governo di cui essi sono parte indissolubile, e men che meno per salvaguardare quel minimum di coerenza ideologica a cui pur la “sinistra radicale” dovrebbe “ storicamente” e “culturalmente” ispirarsi, ma soltanto per vendere fumo perché – sia altrettanto certo – che l’interesse a restare avvinghiati al potere e tenere ben salda la propria poltrona sovrasta di gran lunga ogni principio e canone ideologico.

Sicché, nel mentre sta per consumarsi l’ennesima sceneggiata all’italiana, eccoli i nostri presunti paladini della giustizia sociale, ritrovarsi ad unisono ed in piena sintonia nell’ “ inventarsi” nuovi ed ulteriori tagli che suonano come una mannaia sulla pelle di quella larghissima schiera di cittadini che oggi fanno estrema fatica, pur a costo di enormi sacrifici, ad arrivare alla terza settimana del mese.

E già, perché quelle nuove tasse e quei nuovi tagli dovranno costituire poi quel “ tesoretto” da poter disporre per far crescere in dismisura i loro già lauti stipendi.

Cosi, come se non fossero sufficienti i 9 mila euro mensili, cui vanno ad aggiungersi 4 mila euro di rimborsi e senza voler considerare i forfait annui garantiti ( dai 9 mila ai 18 mila euro), e gli altri infiniti privilegi goduti ( (tessere, abbonamenti, mense, ristoranti, omaggi…e chi più ne sa più ne metta), a settembre i deputati si ritroveranno in busta paga altri 815 euro, e ciò in virtù della riforma Mastella ( ovviamente, da tutti condivisa ed apprezzata) che lega gli stipendi degli alti Magistrati a quelli degli onorevoli.

E chi dovrà pagare il tributo maggiore necessario per soddisfare gli appetiti dei nostri rappresentanti in Parlamento sarà sempre la classe lavoratrice, i pensionati e la povera gente, cui si chiederà ancora una volta di resistere strenuamente all’ennesima prova sulla  sopravvivenza.

E poi, come se non bastasse, dulcis in fundo, dovremmo pure “sciropparci” quel martellante epiteto di “fannulloni” che ridonda quotidianamente dal pulpito di Montecitorio ( ieri gli statali, oggi il personale della scuola).

Questa la verità….il resto è solo un ignobile ed indecoroso teatrino

Cose da realtà romanzesca……e il film continua, sotto l’abile e sapiente cabina di regia che si chiama demagogia.

 

Roma, 6 settembre 2007

Il Coordinamento Nazionale RdB Istruzione