Nel mese di fronte a noi sono tre le festività in calendario, il giorno di Pasquetta, il 25 aprile e il 1 Maggio, giorni in cui negozi e centri commerciali dovrebbero essere chiusi permettendo a tutti di vivere e godersi il proprio Tempo.
Le aziende, invece, fin da adesso stanno calendarizzando le aperture, cercando di obbligare i propri dipendenti a lavorare, nonostante sia illegittimo.
Usb si batte da sempre contro le aperture festive, sbandierate come volano del settore, hanno condotto solo a precarietà e maggior sfruttamento. Nel Commercio si contano il 56% di contratti a tempo determinato e part time con un aumento rispetto ai full time, che diminuiscono del 0,4.
I lavoratori del settore sono già stremati da due anni di pandemia in cui mai hanno conosciuto riposo, costretti per la sicurezza di tutti ad operare per l’intero turno con mascherina e sistemi di protezione con la paura costante di ammalarsi.
Paura concreta data la mancanza totale, ormai da molti mesi, dei controlli sul contingentamento e l’esasperazione sempre maggiore dei clienti che li porta ad indossare male la mascherina o ad accalcarsi.
Le aperture festive sono inaccettabili.
La grande distribuzione tenta, ancora una volta, di fare profitto a discapito dei lavoratori, sottraendo il loro diritto a godersi e vivere liberamente il proprio Tempo.
Il lavoro festivo non può mai essere imposto in quanto è un diritto inviolabile del lavoratore sancito da due leggi, la prima del 1949 e la seconda del 1977 e ribadito dalla Cassazione in una recente sentenza (sent.n.18887/2019).
Il lavoratore può decidere liberamente se accettarlo o no, sappiamo bene però come troppe aziende fanno pressioni sui dipendenti, minacciandoli di un aggravio dei turni, di trasferimento o di mancato rinnovo del contratto.
Esortiamo i consumatori a disertare i centri commerciali nelle giornate di festa.
Una risposta concreta da parte di tutti contro chi è interessato solo al proprio guadagno, a discapito della salute e dei diritti di tutti.
Usb Commercio