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Riforma CNVVF

COMUNICATO STAMPA VIGILI DEL FUOCO:

Firenze,

Un' altra notte di lacrime e sangue, brucia un azienda di vernici e non ci sono risorse sul territorio.

Per chi era presente a Lastra a Signa può sembrare paradossale che non ci siano Pompieri, ce ne erano e molti, per chi come noi è del mestiere è cosa nota che i pompieri divengono tanti quando affluiscono dalle zone lontane dall' evento, ma l'importante, la parte risolutiva dove ci si gioca tutto, è il primo intervento. Chi arriva per primo deve poter bloccare l' evoluzione degli eventi, altrimenti il danno è destinato comunque a progredire. Appena l' alba, la squadra di Firenze Ovest è stata fuori sede per intervento tutta la notte, improvvisamente la centrale ci invia per incendio stabilimento industriale, in sede una sola squadra, oramai con alle spalle altri 6 interventi, partono con in ausilio la botte, già dal distaccamento si vede una colonna di fumo altissima, e siamo ad oltre 10 chilometri di distanza, il capo squadra richiede altri mezzi e personale, una volta ad ovest c' erano due partenze, adesso una di queste è dislocata permanentemente a Pontassieve, dove l' incidenza di interventi è circa 1 al giorno, non tutti i giorni (scelte scellerate dell'amministrazione e di sindacati compiacenti). La seconda partenza va quindi dalla centrale (anch' essi hanno sulle spalle più di 10 servizi), con tempi di intervento notevolmente allungati, risultato: il primo intervento è più blando di come avrebbe potuto essere mesi addietro. Mancano botti per portare acqua, una molto grande è al distaccamento aeroportuale ma rotta, i capitoli di spesa per manutenzione automezzi sono pressoché vuoti, si ricorre a Prato, l' acqua comunque scarseggia e giungono botti da mezza Toscana (con i dovuti tempi). Viene richiesta la schiuma, ma il carro provinciale è fuori uso, in sede a Firenze Ovest sono rimaste due persone, gli autisti della gru a disposizione per gli incidenti stradali gravi, uno di essi è anche capoturno e centralinista, lasciano le altre incombenze e caricano quattro fusti di schiumogeno su di un furgone recuperato in magazzino e uno di essi lo porta sul servizio. Vengono richieste autoscale per attaccare dall' alto con getti d' acqua i roghi più grandi, mancano gli autisti, così l' altro autista di gru prende la scala e si dirige dove necessita. C' è solo da augurarsi che non ci sia bisogno della grù che dovrebbe venire da Pistoia, Siena o Pisa. Il Comando è sull' orlo del collasso. Quando le cose sembrano migliorare brucia un camion sull' autostrada a Firenze nord, l' unico mezzo disponibile sulla provincia è un Eurocity, un camion da città con poca acqua, ma tant' è, non c' è di meglio. La zona di competenza sarebbe Ovest, ma come già detto, anche il turno montante ha una sola squadra che ha dato il cambio a chi lavorava da 14 ore, così il soccorso giunge, con i dovuti tempi, dalla centrale, la botte, necessaria assolutamente, è quella di Figline deviata dall' incendio fabbrica di Signa dove era andata in supporto. Un quadro desolante ?? A Firenze ovest il turno montante ha lasciato due sole persone che assicurano la grù. Sul territorio il vuoto, ma........ una nuova emergenza, i due di grù prendono il camion da interventi in cava dedicato al cavet (alta velocità) ed in due (la squadra dovrebbe essere di 5) partono, auguri. Intanto un collega, intervenuto per primo, si infortuna, vorrei vedere, con questi carichi di lavoro è un miracolo che non accada più spesso. Esco dalla sede dopo 15 ore, penso a chi ha voluto tutto questo: una amministrazione centrale votata al taglio dei servizi alla popolazione (bisogna risparmiare, d' altra parte il tesoretto mica vorrete sprecarlo per queste inezie), tanto sono affari di chi ha bisogno, mica loro. Una amministrazione periferica che pensa ad apparire ed apre sedi già chiuse per sotto organico quando eravamo 60 più di adesso, sedi che sottraggono energie e obbligano chi resta in trincea a sforzi disumani. Penso a quei sindacati compiacenti che ha promosso l' assetto attuale per poi uscire con proteste tardive accortisi dell' errore. Il dispositivo è andato in crash, ma è oramai cosa normale. Con questi chiari di luna la tragedia è solo rimandata, ci rimetterà il cittadino o il lavoratore?? Forse entrambi, come entrambi sono vittime dello stesso sistema, spesso se la pubblica amministrazione non riesce a dare risposte non è per dipendenti fannulloni, esiste un disegno che ha interesse a farli apparire tali per giustificare i tagli ai servizi. Le scelte sono sempre figlie di una classe dirigente che dipende dalla politica e di questa condivide il decadimento, credo che se ancora si riesce a dare delle risposte sia grazie alla grande flessibilità mentale dei lavoratori che si ingegnano a trovare soluzioni dove altrimenti la risposta al cittadino ed alle sue emergenze verrebbe a mancare. Oggi abbiamo avuto una grossa dimostrazione di ciò.