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Corte dei Conti, le PEO 2020 arrivano con sei mesi di ritardo e nessuno ci ha ancora spiegato il perché

Nazionale,

Il Segretario generale della Corte dei Conti annuncia che le Peo 2020 si svolgeranno dal 24 maggio 2021, in barba a tutte le norme che sino a ieri imponevano che fossero svolte entro l’anno di riferimento (forse sono cambiate e non ce ne siamo accorti).

Le abbiamo provate tutte per far sì che questi signori le applicassero e venissero incontro al personale: raccolta di firme, incontri con il presidente, audizioni al Consiglio di Presidenza, diffide, ma no, questi signori, OO.SS. ed Amministrazione, hanno ignorato assolutamente tutto.

Non si trattava di qualcosa che sosteneva una Organizzazione sindacale, ma di quello che chiedeva, legittimamente, la gran parte del personale. Dato che le varie fasi delle PEO si dovevano concludere entro l’anno, che ne sarà di quei colleghi che nel frattempo sono andati in pensione? Saranno chiamati a sostenere le prove, come giustamente dovrebbe avvenire, visto che al momento della domanda avevano tutti i requisiti richiesti? O non verranno interpellati?

Che ne sarà di quei colleghi che si trovano in quarantena o di quelli colpiti da Covid, o addirittura di quelli che vivono la situazione sanitaria del post-Covid? O di chi fa il vaccino proprio in quella data o a ridosso? E che ne sarà dei soggetti fragili, con patologie respiratorie o di altro tipo?

Queste PEO potevano essere già concluse da tempo, se solo questi signori avessero applicato il Contratto nazionale di lavoro, che prevede la possibilità di fare una graduatoria senza sostenere nessuna prova.

Invece ora verranno svolte le prove con sei mesi di ritardo e con la pandemia che ancora persiste nel nostro Paese. Speriamo che tutto vada bene, ma considerato che le prove avvengono con questo smisurato ritardo, tanto valeva aspettare fino alla vaccinazione di tutti i concorrenti, tanto, come dicono certe OO.SS., la decorrenza sarà dal 1° gennaio 2020!

Sappiamo inoltre che proprio il 24 maggio ci sarà l’udienza su un ricorso presentato da un collega avverso la procedura PEO 2019. Cosa succederà se il ricorrente vedrà riconosciuto il proprio diritto, e la graduatoria dovrà essere rivista? Gli eventuali colleghi espunti non potranno più nemmeno partecipare alla tornata 2020!

E, da ultimo, domani ci sarà il concorso per 12 dirigenti presso la Corte dei conti e l’Avvocatura dello Stato e le prove saranno da remoto. Perché solo le PEO non possono derogare dalle prove in presenza? 

Un pasticcio sempre più ingarbugliato, un ammasso di errori, di sottovalutazioni, di illegittimità e di ingiustizie che dobbiamo fermare.

In attesa di nostre iniziative anche legali, invitiamo i pensionati ed i pensionandi a farsi sentire con l’Amministrazione, che finora ha ignorato questo problema da noi più volte segnalato.

A questo scopo abbiamo predisposto, tramite il nostro studio legale, la comunicazione allegata, da inviare al Segretario Generale.

Chiediamo gentilmente a tutto il personale di avvisare e di far conoscere questa possibilità ai colleghi che hanno già lasciato il servizio. La lettera può essere inviata via mail con richiesta di avviso di lettura, oppure tramite PEC o con raccomandata A/R.
 

USB Corte dei Conti

Roma, 6 maggio 2021