Di recente gli inquilini degli appartamenti di via Michelino 41 e 43 hanno ricevuto la comunicazione di disdetta di tutti i loro contratti di affitto. Dovranno da qui a breve lasciare gli appartamenti e svuotare i palazzi. Negli appartamenti di via Michelino sono residenti famiglie, anziani, lavoratori e lavoratrici, disabili, che vivono nella stessa abitazione da anni, alcuni anche da più di 30 anni, e tutti hanno sempre regolarmente pagato il canone d’affitto richiestogli.
Com’è potuto accadere? Questa situazione è dovuta al fatto che la vecchia proprietà ha deciso di vendere entrambi gli stabili, e la nuova proprietà - disinteressandosi totalmente dell’inquilinato - ha deciso di mandarli via senza alcuna alternativa o prospettiva di soluzione. Tutto ci indica che l’intenzione sia quella di ristrutturare questi appartamenti (i lavori sono già iniziati, creando tra l’altro non pochi disagi a chi vi risiede ancora) e rimetterli sul mercato successivamente ad un prezzo nettamente superiore.
La zona, collocata in un punto fortemente strategico data la vicinanza con la Fiera e con il Tecnopolo, è già da mesi nel mirino tanto dei privati che dell’amministrazione comunale stessa, la prima tra l’altro che ha spronato i privati a investire proprio lì. Basti pensare alla “via della conoscenza”, un progetto in cantiere dell’amministrazione (finanziato anche con il PNRR) volto alla “riqualificazione” del quadrante che coinvolge Bolognina e San Donato.
In altre parole, quello che si sta mettendo in campo è la fuoriuscita forzata dell’inquilinato, dove non solo non si garantisce un tetto sopra la testa a chi vive da ormai decenni in città se non addirittura nello stesso appartamento, ma anche in un contesto dove l’emergenza abitativa è tra le più problematiche, con un mercato immobiliare (pubblico e privato) insufficiente a garantire le richieste dei cittadini e con degli affitti economicamente insostenibili.
Quali soluzioni per gli inquilini di via Michelino? Chi ne è responsabile? Chi di dovere si prenda le proprie responsabilità e si assuma di trovare una soluzione alternativa dignitosa per tutti e tutte. È arrivato il momento di ricordare all’amministrazione comunale la sua responsabilità nei confronti dei cittadini: l’amministrazione deve farsi carico del problema abitativo, inserendosi nella trattativa tra inquilinato e privato, tutelando e garantendo stabilità agli inquilini anche imponendo la permanenza dell'inquilinato all'interno degli stabili con le condizioni contrattuali in vigore precedentemente alla vendita.
Ne va degli inquilini di via Michelino, ma anche di tutti i cittadini e le cittadine che quotidianamente hanno a che fare con un’emergenza abitativa che non è mai stata affrontata fino in fondo: riguarda, in altri termini, il modello di città che si vuole proporre e sostenere.
Sostieni la lotta degli inquilini di via Michelino, raccogliamo le firme per supportare le loro rivendicazioni e organizziamoci contro la speculazione edilizia affinché il diritto alla casa torni ad essere davvero un diritto sostenuto e promosso da tutti e da tutte.
DOVE SI PUÒ FIRMARE
Martedì 4 aprile dalle ore 10 al mercato in piazza Spadolini (San Donato)
oppure in orario di apertura:
Sede USB via A. Saffi 69
BarNaut via Ferrarese 2 (Bolognina)
Asia USB Bologna