Dopo la breve ispezione in fabbrica, pare che i commissari abbiano presentato un esposto in Procura per danneggiamento agli impianti. A questo siamo arrivati.
È imminente l’incontro da noi richiesto che, da fonti vicine agli stessi commissari, sembra essere prossimo, dopo la definizione della vicenda tra socio pubblico e socio privato.
Sembra oramai essere tracciato il percorso del commissariamento, strumento estremo che la nostra organizzazione teme fortemente per il potenziale impatto sui lavoratori e sulla tenuta delle imprese dell'indotto, già in drammatica sofferenza.
Ribadiamo con forza, rivolgendoci ai Ministri, che in questo momento conviene certamente lavorare su soluzioni che evitino conseguenze drammatiche. Il percorso deve essere quello che porta al controllo pubblico, con una soluzione veloce e di responsabilità di Stato: mentre si temporeggia infatti, moltissimi lavoratori diretti, di Ilva in AS e dell'appalto soffrono a causa degli effetti di questa gestione scellerata.
Su questi ultimi si provveda dunque celermente a ristorare i crediti delle imprese, che a loro volta devono pagare gli arretrati ai propri dipendenti.
Subito dopo, va affrontato con serietà il problema della giungla contrattuale a cui sono sottoposti i lavoratori di queste aziende. Continuiamo a ribadire che l'indotto deve essere assunto come pezzo organico e strategico del piano nazionale della Siderurgia del Governo, e che con altrettanta serietà deve essere affrontata la condizione dei diretti e degli ex Ilva in As.
Franco Rizzo e Sasha Colautti Esecutivo Confederale Usb
USB Industria