La nostra organizzazione ha detto più volte che l'assemblea dei soci non avrebbe portato nulla di buono, né di nuovo alla luce.
Anzi. Dopo l'ennesimo rinvio, l'ennesima presa in giro nei confronti dei lavoratori e di questo paese, è sancito a chiare lettere che il Governo si fa ricattare dalla multinazionale indiana. Davvero una fine ingloriosa per il ministero del "Made in Italy".
Ci sembra evidente che il regalo vogliono farcelo sotto le feste, far pagare il conto a tutti nel momento peggiore, in cui gli stabilimenti sono vicini al collasso, ci sono migliaia di persone in cassa integrazione e dove l'appalto è gravemente in affanno col rischio che sotto le feste saltino pure gli stipendi. Dov'è il memorandum di Fitto? A che punto è il piano per l'acciaio nazionale di Urso? A noi sembra che stiamo consegnando le politiche industriali di questo paese nelle mani di aziende prive di alcun scrupolo verso i territori in cui operano, sprezzanti delle istituzioni fino all'ultimo, irrispettosi di chi i lavoratori li rappresenta.
È chiaro che continuiamo a dire che non ci stiamo, continueremo a mobilitarci con forza perché la situazione sta diventando grave ed esplosiva.
Acciaierie d'Italia va nazionalizzata, Arcelor Mittal va cacciata subito.
Lo dichiarano Sasha Colautti e Francesco Rizzo, dell'esecutivo nazionale dell'Unione Sindacale di Base.
USB Taranto