Occupata dai lavoratori portuali organizzati con USB la sede della autorità portuale a Genova: un'iniziativa per protestare contro il sistema di corruzione messo in luce dalle indagini della procura e contro il blocco delle relazioni sindacali con USB nel porto, con l'ultima situazione eclatante dell’esclusione di USB dalle elezioni RSU del terminal PSA-GP, arrivata in modo pretestuoso dopo che la nostra organizzazione ha raccolto oltre 200 firme.
Quello che emerge è che l'autorità portuale non ha svolto finora il suo ruolo super partes e ha finito per agevolare quel sistema tra sindacati confederali e associazioni padronali che ha tutto l’interesse a tenere fuori USB.
La nostra organizzazione rappresenta un elemento di disturbo per questo “cartello” che da anni decide delle politiche portuali italiane e che, a quanto pare, si troverà di nuovo a discutere della riforma del sistema portuale e del nuovo CCNL Porti.
Non ci stiamo: anche in relazione al sistema Genova, emerso da inchieste giudiziarie e denunciato anche dalla nostra organizzazione mentre altri se ne sono rimasti in silenzio, siamo convinti che la democrazia sindacale non sia negoziabile, che la trasparenza sia l’unico antidoto alla corruzione e che l’esclusione della nostra lista dalle elezioni RSU del terminal PSA-GP sia stata pretestuosa e antidemocratica.
USB Lavoro Privato Genova