Questa mattina USB ha incontrato in assemblea una rappresentanza delle Lavoratrici e dei Lavoratori impiegati nell’appalto presso la Società Ferrero, colosso multimiliardario dei prodotti alimentari e dolciari.
Come in tantissimi altri casi è stato rilevato il solito e consolidato sistema degli appalti al ribasso a scapito dei Lavoratori. Anche all’interno degli stabilimenti del gruppo Ferrero di Alba, infatti, operano le cooperative che, ben lontane dal loro scopo mutualistico, hanno il solo fine di imporre condizioni economiche e contrattuali peggiorative.
A reggere e favorire questo sistema è immancabile la presenza dei tre sindacati concertativi CGIL CISL e UIL. All’interno delle cooperative, infatti, viene applicato un contratto aziendale a firma della triplice con l’unico ed evidente scopo di ridurre le retribuzioni di circa € 300,00 mensili rispetto al contratto collettivo di categoria leader del settore.
Una contrattazione scritta ad arte dai tre sindacati che prevede, oltre ad una retribuzione al di poco sopra i mille euro lordi per i pochi fortunati full time, numerose concessioni al datore di lavoro come la banca ore, la riduzione delle maggiorazioni su molti istituti indiretti e sistemi orari legati ad una flessibilità abusata.
Questo sistema ha consentito al gruppo Ferrero l’affidamento in appalto di alcuni fondamentali settori del ciclo produttivo, come lo smistamento e il confezionamento, a cooperative che con il pieno sostegno di sindacati hanno condannato oltre un migliaio di lavoratori ad una povertà contrattuale ed economica.
Termina qui il mito dello stabilimento virtuoso e del giardino dell’eden in cui “tutti stanno bene” e i lavoratori godono di premi e vantaggi.
L’esame della documentazione del lavoro, i racconti delle Lavoratrici e dei Lavoratori impiegati in appalto descrivono tutto un altro clima nel quale gli unici a beneficiare di vantaggi sembra essere la sola Società appaltante.
Con un fatturato di oltre 17 miliardi di euro realizzato nell’esercizio 2022/2023 è questo il trattamento che viene riservato ai Lavoratori in appalto all’interno degli stabilimenti piemontesi? Poco più di 1000 euro al mese per i Lavoratori che sono, senz’alcun dubbio, i protagonisti di questi risultati economici che collocano il gruppo tra i più importanti produttori al mondo?
USB ha subito accolto la richiesta di aiuto che i Lavoratori hanno lanciato ormai stremati da condizioni contrattuali inadeguate. È nato, così, il primo nucleo di Lavoratori e Lavoratrici aderenti all’Organizzazione Sindacale USB all’interno dello stabilimento di Alba. Un gruppo di lavoro che crede nel cambiamento.
Insieme a loro è iniziato un percorso di lotta che vedrà USB impegnata nel contrasto al rodato sistema degli appalti al ribasso. Metteremo in campo tutti gli strumenti necessari, vertenziali e sindacali, per scardinare un meccanismo messo a punto dai sindacati concertativi che, per troppo tempo, hanno imposto contratti aziendali indegni e contrari ad ogni logica di assistenza e tutela dei Lavoratori.
Rivendichiamo l’applicazione del contratto di settore in essere negli stabilimenti di produzione in luogo di finti contratti aziendali. Il trattamento economico da applicare al personale in appalto deve essere il medesimo impiegato per i lavoratori alle dirette dipendenze del gruppo Ferrero.
Basta ribassi, basta deroghe. Dignità per i Lavoratori in appalto.
Alba, 13 aprile 2024
USB Unione Sindacale di Base – Lavoro privato Torino