È fallito il tentativo di SEAM di far annullare la sentenza con la quale venivano reintegrati al lavoro i facchini licenziati nel magazzino GLS di Piacenza per aver scioperato in difesa della sicurezza.
La Corte d'appello di Bologna ha infatti riconosciuto la validità della precedente pronuncia secondo cui erano fondate le motivazioni degli scioperi e la legittimità delle loro forme, riconoscendo infine che nessuno può "ragionevolmente" mettere in discussione il diritto dei lavoratori a promuovere il principale strumento di difesa a loro disposizione: cioè lo sciopero.
Il fallimento della strategia legale di GLS e dei suoi appaltatori (dopo i licenziamenti del 2019 a Seam è subentrata nell’appalto Natana Doc) è dovuto non solo alla competenza e allo spirito militante dell'ufficio legale di USB, che non possiamo non ringraziare, ma allo spudorato carattere antisindacale di questa parte datoriale che ha ampiamente dimostrato di voler accettare unicamente sindacati proni ai suoi desideri.
Per l'ennesima volta USB e i lavoratori in lotta hanno dimostrato che si può vincere combinando il sacrificio, la pluralità delle forme di conflitto e soprattutto la determinazione nel non arretrare di un millimetro nella rivendicazione dei propri diritti. Oggi nella logistica c'è un po' meno illegalità, ma per farla trionfare occorre battere il sistema malato degli appalti e affermare il sindacalismo onesto e di classe.
USB Lavoro Privato – Settore Logistica
Bologna 15-1-2021