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Richiesta Commissariamento straordinario d.l. 179/2015, della struttura Hospital S.Anna di Catanzaroa seguito di sequestro preventivo del tribunale di Catanzaro del 1.10.2020.

Catanzaro,

 

La scrivente Organizzazione Sindacale ritiene opportuno portare all’attenzione del Prefetto di Catanzaro ed alle istituzioni in indirizzola situazione gravosa che sta emergendo a seguito del ritiro da parte della commissione prefettizia dell’ASP di Catanzaro,dell’accreditamento della struttura Hospital S.Anna Hospital di Catanzaro, i cui motivi,ad onor del vero, oscuri o quanto meno pretestuosi, sembrano non averenulla a che vedere con le note traversie giudiziarie che hanno investito la struttura incriminatae rispetto alle quali vi è da rilevare come il giudice competente non solo ha rideterminato la somma precedente sottoposta a sequestro, riducendola notevolmente, ma ha riconosciuto la legittimità dei vertici dell’azienda di garantire la continuità sanitaria per come prestata. La nebulosità del grave provvedimento, sulla cui legittimità formale e sostanziale giudicheranno gli organi competenti,posto in esseredalla struttura dell’ASP,commissariata,di Catanzaroè ancorapiù evidente se si tiene conto dell’attivitàistituzionale posta in essere dalla stessa ASP al fine del rinnovo dell’accreditamento.

Tralasciando, almeno per ora la questione della tempestività dell’azione dell’ASP, che induce pur a qualche considerazione in ordine all’inerzia,il dato certo ed insopprimibile è che le relazioni scaturite all’indomani delle necessarie visite ispettive da parte delle commissioni preposte ed acquisite in data 10 dicembre 2020,esprimono parere Favorevole in ordine alla permanenza dei requisiti ai fini del chiesto rinnovo dell’accreditamento della struttura,e che a tali risultanze l’ASP si è adeguata pur prescrivendo l’adozione di adempimenti di sicurezza in data 22.12.2020, solo nove giorni dalla scadenza annuale, da completarsi entro 30 giorni ai fini dell’accreditamento delle prestazioni sanitarie.

Prescrizioni,si badi con riguardo ad aspetti secondari, che,con la massima urgenza,la struttura ha provveduto a mettere in atto.Inspiegabile ed assolutamente contraddittorio il successivo atto dell’ASP di Catanzaro che indata 23 dicembre c.a., senza neppure attendere la scadenza del termine concesso per le prescrizionicomunicava alla struttura S.Anna Hospital che: il S.Anna Hospital non risultando accreditata negli uffici regionali (sic) non potrà erogare prestazioni a favore dei cittadini con oneri a carico del servizio sanitari regionale.Salvo ad ipotizzare finalità e scopi diversi da parte della ASP, a sua volta commissariata di Catanzaro,nei confronti della nuova direzione della struttura S.Anna Hospital, che per affermazione della stessa ASP possiede tutti i requisiti al fine del rinnovo dell’accreditamento, non possiamo accettare che le inadempienze della struttura pubblica affossata in questi anni da ruberie oggi,ricadano su chi il servizio lo ha fatto funzionare ad ognicosto, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, e su cittadini e cittadine che hanno dato fiducia ad un meccanismo come quello posto in essere dal S. Anna Hospital. Almeno due le più gravi e pesanti conseguenze di tale comportamento dell’ASP: la chiusura di unastruttura cardiologica fiore all’occhiello di Catanzaroe della Calabria, con degenti,per ora a completo carico della struttura, trasferiti non si sa dove,vista la chiusura dei presidi Calabresi e il licenziamento di tutto il personale circa 300 unità tra operatori e operatrici della struttura, senza contare il danno all’indottoincalcolabile.

Tali conseguenze sono inaccettabili ed è per questo che chiediamo, come parte sociale attiva nella tutela di tutti e tutte, il Commissariamento immediato come misura straordinaria e temporanea prevista dall’art 32 commi 1 e 10 bis del 24 giugno n.90 convertito con modificazioni dalla legge n.114-2014 come novellato del decreto legge n.179-2015 limitatamente alla esecuzione dell’accordo regionale regolante la prestazione di servizi sanitari per conto e a carico del SSN. per colpa grave in epidemia colposa,atto forte che andrebbe nella tutela e garanzia di lavoratori e lavoratrici e di cittadini e cittadine del territorio.

Provvedimenti già utilizzati in altre regioni come il Lazio e la Lombardia, cheriteniamo possano benissimo essere adottate anche per la struttura del S.Anna Hospital di Catanzaro. Ci rendiamo altresì disponibili ad un incontro con Lei e con i Commissari Regionalialla salute e l’Assessorato al Lavoro, che leggono in copia, per esporre al meglio le nostre richieste.

Nelle more invieremo nota a parte al Ministro della Salute.

Certi di un Vostro tempestivo riscontro Vi inviamo distinti saluti

USB –f.to Antonio Jiritano

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