A partire dal 2019, Ferrovie Appulo Lucane ha adottato una prassi riguardante i Lavoratori in condizione di temporanea inidoneità che vengono posti in aspettativa retribuita al 50% o al 75% in base al carico di famiglia. Da ciò deriva che un Capo Treno, con una paga base mensile lorda di circa 1500 Euro, sarà costretto a vivere e sostenere la propria famiglia con un salario mensile lordo di circa 750 Euro!
Una condizione che è stata fortemente criticata anche a livello nazionale dagli Onorevoli del M5S Ascari, Penza e Carmine con la presentazione dell’interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4/00190 del 22.12.2022 e con la quale si sta chiedendo al Ministero Infrastrutture e Trasporti ed al Ministero del Lavoro non solo di prendere una posizione netta sulla questione ma di prevedere anche l’apertura di un tavolo di confronto ai fini del ricollocamento del personale inidoneo senza dimezzamento dello stipendio.
Sin dal mese di Ottobre 2022, la nostra Organizzazione Sindacale ha presentato alla controparte datoriale proposte concrete di ricollocamento del personale inidoneo in mansioni utili a migliorare i servizi dedicati all’utenza, per la tutela dei beni aziendali o come deterrente per l’evasione tariffaria senza aggravi di spesa e che in taluni casi potrebbero comportare anche risparmi aziendali visto che alcune di queste attività sono ad oggi affidate a ditte esterne. Proposte rigettate da FAL in ogni fase dei confronti sindacali intercorsi, quale espressa volontà della Società di non sottoscrivere alcun accordo e continuare ad applicare disposizioni normative che non solo colpiscono i salari, ma sconvolgono la vita professionale dei Lavoratori che si sentono considerati come un numero e non più una reale risorsa umana!
Ad oggi, e nonostante la forte adesione delle due azioni di sciopero precedenti ed il presidio dello scorso 10 Febbraio organizzato con gli studenti di OSA e Cambiare Rotta in occasione dell’inaugurazioone dei nuovi treni Stadler, FAL continua a fare orecchie da mercante, dimostrando di essere oramai oriantata a consolidare un trattamento economico capestro che va colpire ed impoverire quella fascia di Lavoratori che rappresentano la forza portante di un’azienda di trasporto pubblico, da sempre in prima linea per garantire i servizi di trasporto in condizioni impossibili, tra turni di lavoro massacranti, ritardi e disservizi.
E fa ancora più rabbia che non si vogliano ricercare soluzioni soprattutto in un periodo di difficoltà economica come quella che sta attraversando il paese, tra carovita ed inflazione alle stelle!
Pertanto, il prossimo 20 marzo saremo protagonisti di una terza azione di sciopero dalle 16.15 alle 20.14 e che siamo sicuri riscontrerà una grande adesione tra i lavoratori!
USB LP Bari/BAT