È peggiore di ogni pur pessimistica previsione, la prima uscita mediatica del neo commissario D’Ascenzo, se si deve prestare fede all’agenzia di stampa Ansa, che riporta le sue dichiarazioni a margine dell’audizione odierna presso la Camera dei Deputati.
Sono passate appena quarantotto ore dall’incontro del Commissario con le Organizzazioni Sindacali, nel quale è stata unanimemente espressa la fortissima preoccupazione per la difficile situazione del personale, al quale si chiede di fare sempre di più con sempre meno risorse. Era parso a tutti che vi fosse una disponibilità all’ascolto e alla comprensione della gravità della situazione denunciata e la sincera volontà di mettersi al servizio di una Amministrazione che è gravata dalla responsabilità di garantire diritti fondamentali ai cittadini, ma viene insistentemente ignorata dal legislatore, mortificata ed emarginata dalla classe politica, non in grado di programmare e sostenere un progetto di sviluppo sostenibile.
E invece, alla prima occasione, nella massima sede istituzionale del Paese, non solo non viene pronunciata una sola richiesta di supporto, di intervento normativo, di riconoscimento dello sforzo prodotto dai lavoratori e dalle lavoratrici dell’Ente, ma incredibilmente viene auspicato un ulteriore aumento delle competenze, sotto forma dell’ennesima estensione della platea degli assicurati, esattamente come avvenuto, con sistematicità ai limiti dell’autodistruttivo, in questi ultimi e difficili anni.
Se il buongiorno si vede dal mattino, non sarà un buon giorno e se non siamo stati sufficientemente chiari torneremo a ribadirlo con forza maggiore: senza azioni concrete, visibili, misurabili in soccorso del Personale esausto non c’è alcun futuro per Inail.
FP CGIL
CISL FP
UILPA
USB
ANMI
Roma, 2 agosto 2023