E' stato oggi sottoscritto da UIL, CGIL e CISL e non da RdB e UNSA-SAMC (FLP assente) il nuovo accordo per le progressioni economiche dei lavoratori del Ministero.
Nel corso dei lavori la RdB/USB era stata l'unica sigla che aveva presentato all'Amministrazione una propria proposta scritta, i cui contenuti sostanziali non sono stati recepiti. Abbiamo quindi ritenuto il testo definitivo dannoso per le lavoratrici ed i lavoratori. L'accordo, con i criteri per i punteggi dei passaggi di fascia, è pubblicato qui sul nostro sito (vedi sotto)
Nel merito, ecco alcuni aspetti considerati da noi inaccettabili (nota a verbale e questo comunicato sotto impaginato):
1)i utilizzano criteri fortemente discriminatori nel valutare l'anzianità dei lavoratori pubblici provenienti da amministrazioni diverse. (Salvo poi ritenere alcuni “più uguali” di altri come i dipendenti provenienti dal Min. Difesa o ex RID (sic!) ) Si potevano invece giustamente avvantaggiare i colleghi che non hanno mai avuto progressioni in passato, ma utilizzando criteri più equi, meno incerti, e non “corporativi”.
2) La parte pubblica, sin dalla prima riunione con il plauso dei firmatari, ha cassato i percorsi formativi dei lavoratori del ministero ed i criteri di valutazione relativi (CCNL artt. 17, 24 e 25). Quindi nessuna crescita professionale per i lavoratori. Perchè?
Forse perchè per lorsignori la P.A. può anche “morire di inefficienza” lasciando che le risorse nel ministero si sprechino sempre di più in appalti inutili, consulenze e prebende per pochi, strutture di missione gonfiate a dismisura, pagando in termini di diritti e con soldi dei cittadini/lavoratori!
Soldi invece per formare il personale? L'Amministrazione garantisce: zero.
“Dulcis in fundo”: cassata ogni possibilità di valutazione su percorsi formativi, si è finiti inevitabilmente per attribuire punteggi eccessivi al possesso di titoli aggiuntivi ed incarichi difficilmente documentabili, la cui equa attribuzione da parte della dirigenza o la cui coerenza saranno di ben difficile valutazione.
( Le eccezioni dell'ARAN in merito al fatto che ci si è basati solo sulla anzianità porteranno poi i firmatari ad aumentare senza batter ciglio i criteri relativi alla discrezionalità dei dirigenti o degli altri titoli: altro che meritocrazia!)
3) La RdB aveva poi proposto con forza di differenziare progressivamente, “a salire”, le percentuali tra area II e III, permettendo così un numero maggiore di progressioni in area II (meno costose) a titolo di riequilibrio salariale, tenuto conto che i passaggi (per pochi) sono pagati con i soldi di tutti. Nulla di fatto: chi ha di più prenderà di più ma con i soldi degli altri. Si è poi suonato il de profundis per i passaggi d'area I in area II.
E tutto per far passare forse un solo 50% dei lavoratori del ministero quando si potevano stornare maggiori risorse FUA per i passaggi nelle varie fasi della definizione degli accordi - aperti e chiusi a più riprese- come sempre proposto dalla RdB)
L'Amministrazione ed i firmatari :
se con l'accordo sui nuovi profili professionali non hanno voluto riconoscere la reale professionalità dei lavoratori del ministero, con questo accordo negano loro la possibilità di crescita professionale e consolidano i metodi discrezionali della dirigenza favorendo le solite ed ormai insopportabili logiche clientelari.
Con un'Amministrazione debole ed il sindacato neo-concertativo obbligato a sdoganare nei ministeri, attraverso cattivi accordi, decisioni prese altrove, anche le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti e le loro pubbliche funzioni diventano oggi più deboli.
Il testo dell'accordo definitivo, con le tabelle dei requisiti e punteggi, è reperibile nella sezione "Contratti accordi FUA normativa" che viene aggiornata costantemente.
Il Coord.to RdB USB Ministero Infrastrutture e eTrasporti