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La Cub fa sciopero e la Cgil s'arrabbia

Reggio Calabria,

18 settembre 2007 - Gazzetta di Reggio Oggi trasporti a rischio in tutta la provincia Sciopero della Cub, bus e treni fermi. Oggi lo stop contestato dagli altri sindacati confederali

REGGIO E. - La Cub-trasporti proclama uno sciopero di 24 ore, per oggi, in tutta la provincia e scoppia la polemica con la Cgil. Mentre infatti oggi potrebbero esserci pesanti disagi per gli utenti, la Filt-Cgil accusa la Cub di «incoerenza e ignoranza dei fatti, perché parla di mancato rispetto di accordi che non hai firmato nè a livello nazionale nè a livello aziendale».

Non saranno pochi, probabilmente, gli autobus e i treni dell’Act che si fermeranno oggi, dalle 9 alle 13, e dalle 15,30 fino alla fine del servizio, a causa dello sciopero indetto dalla Cub-trasporti per il rinnovo del contratto aziendale scaduto alla fine del 2006. Inoltre sono invitati ad astenersi dal lavoro, per l’intero arco delle ventiquattro ore, gli addetti agli impianti fissi.

Il trasporto pubblico locale potrebbe risentirne pesantemente, anche se, come previsto dalla legge, dovranno essere rispettate le fasce orarie di garanzia del primo mattino e del primo pomeriggio, a vantaggio soprattutto degli studenti, che costituiscono la maggioranza dei pendolari.

Infatti nelle quattro analoghe manifestazioni, indette dall’inizio dell’anno dalla confederazione unitaria di base, si è registrata un’adesione superiore al 70%. La Cub chiede un contratto unico aziendale per tutti i dipendenti del gruppo, che comprende Act (ferrovie, officine e uffici), Ae (Autolinee dell’Emilia, con gran parte degli autobus urbani ed extraurbani), Til (trasporti integrati e logistica) e Orfeo (consorzio di privati e cooperative).

Inoltre rivendica la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, la tutela del personale inidoneo, migliori condizioni di sicurezza, qualità, riposi e ferie, nonché l’aumento delle retribuzioni. L’iniziativa non è condivisa dai sindacati confederali. Anzi, i vertici provinciali della Filt-Cgil usano toni polemici verso il coordinatore della Cub, Pasquale Tucci, che l’ha promossa.

Il responsabile Trasporto pubblico locale Pierluigi Scognamiglio e il segretario Marco Barilli lo accusano di incoerenza e parziale ignoranza dei fatti: «Quando Tucci - scrivono - chiede che si rispettino gli accordi, dovrebbe spiegare che il suo sindacato non è firmatario di alcun accordo, né a livello nazionale, né a livello aziendale. Come si può chiedere l’applicazione di qualcosa in cui non si crede, ma che addirittura si osteggia in ogni occasione?».

Per migliorare le condizioni dei lavoratori la Cgil continua a perseguire da qualche mese la linea del dialogo con la direzione e la presidenza Act, come stanno facendo anche Cisl, Uil, Ugl e Faisa-Cisal: «Si condivide - spiega - la posizione del neo-presidente Act Angelo Malagoli, quando dice che si devono ridurre le frammentazioni societarie. Noi pensiamo a una sola e robusta azienda di gestione della mobilità, con una esternalizzazione controllata, non superiore al 15%». (l.s.)