Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Riforma Protezione Civile

La RdB scrive al Presidente del Consiglio

Roma,

Il testo della lettera inviata il 12 febbraio 2003 al Governo sulla questione della protezione civile e l'ipotesi di riforma del rapporto di lavor

Al Presidente del Consiglio

dei Ministri

On. Silvio BERLUSCONI

 

Al Ministro dell'Interno

On. Giuseppe PISANU

 

Al Ministro della Funzione pubblica

Avv. Luigi MAZZELLA

Prot. 7 A 04

 

 

Onorevoli,

con la presente intendiamo sottoporre alla Vs. attenzione alcune questioni inerenti agli attuali progetti di riforma intrapresi dal Governo in materia di protezione civile e più nello specifico, alle problematiche che tutt'ora permangono nell'intero sistema.

La legge di conversione del decreto legge del 4 novembre 2002 n° 245, recentemente approvata dal Parlamento, lascia irrisolte alcune delle carenze strutturali in materia di protezione civile: in particolare, l'atavico dualismo tra Corpo nazionale dei vigili del fuoco e Dipartimento della protezione civile per quel che concerne le attività di soccorso e protezione civile.

La volontà della maggioranza parlamentare di conferire una delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti concernenti il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, attraverso il DDL S 776-B, che ha recentemente concluso l'esame da parte della I Commissione Affari costituzionali del Senato, richiede l'apertura di un tavolo di confronto per evitare, come peraltro accaduto nella precedente legislatura, l'avvio di progetti di riforma nell'ambito del sistema di protezione civile che non corrispondono alle reali esigenze del nostro paese.

E' forse utile ricordare che nella passata legislatura il Governo, attraverso un eccesso di deleghe, compì una riforma che portò all'attuale nascita del Dipartimento dei vigili del fuoco, soccorso pubblico e difesa civile, rafforzando fortemente l'apparto centrale burocratico del Corpo nazionale, a tal punto da creare innumerevoli conflitti di competenza tra le aree dirigenziali che di fatto penalizzano le attività di formazione, addestramento e mantenimento degli operatori.

Vogliamo richiamare l'attenzione del Governo su due proposte di legge, il DDL S 531 presentato dalla maggioranza e il DDL AC 2868 presentato dalla minoranza, ritenute dai lavoratori che operano nei disastri e nelle calamità, fortemente innovativi. Tali proposte, seppur differenziate in alcuni particolari, mirano a garantire al paese una macchina dei soccorsi coordinata ed efficiente e, soprattutto danno vita a un moderno servizio di protezione civile.

Nei mesi passati in più occasioni abbiamo espresso la totale disponibilità a confrontarci nel merito con il Ministro dell'Interno, senza peraltro ottenere alcuna risposta alle nostre numerose sollecitazioni. Oggi riteniamo inderogabile, visto le deleghe che il Governo si appresta ad ottenere, un approfondimento sulla materia, affinché si possa delineare in modo chiaro un progetto di riforma organico e strutturale.

Per quanto concerne l'ipotesi di riforma del rapporto di lavoro, si dovrà riconoscere ai lavoratori del Corpo nazionale la specificità e l'esclusività della propria attività, attraverso l'istituzione di un'area specifica di contrattazione, nel quadro del Dlgs 165/2001.

E' indispensabile a questo punto dare concretezza alla volontà di dialogo e attenzione più volte espressa nei confronti dei lavoratori del Corpo nazionale da parte del Governo, attraverso un tavolo di approfondimento che consenta di raggiungere gli obiettivi indicati dai lavoratori e che riguardano anche i migliaia di cittadini colpiti dalle calamità.

In attesa di un Vs. immediato riscontro, ci è gradita l'occasione per porgerVi Cordiali Saluti.