L'Assessorato del Coordinamento delle Politiche Europee allo Sviluppo, Scuola, Formazione Professionale, Università, Ricerca e Lavoro della Regione Emilia Romagna promuove un convegno per il prossimo 13 marzo dal titolo “Prima il lavoro”.
A questo convegno intervengono gli esponenti sindacali regionali di Cgil, Cisl, Uil, proprio quelle organizzazioni sindacali che si spendono tramite un appello per una raccolta di firme da depositare contro l'avvio dell'iter legislativo riguardante l'autonomia differenziata e la conseguente regionalizzazione dell'Emilia Romagna.
Queste organizzazioni sindacali hanno firmato nel 2015 il Patto per il Lavoro con Regione Emilia-Romagna, Province, Comuni, datoriali e professionali, Terzo settore, Unioncamere, ABI, Ufficio Scolastico Regionale e Università per "orientare ogni investimento pubblico e privato a una crescita fondata sul valore aggiunto, mettendo le persone al centro di quella rivoluzione industriale che relativizza il ruolo che l’intelligenza, la passione e le competenze delle persone svolgono nelle organizzazioni e nei processi produttivi".
La Regione Emilia Romagna propaganda attraverso questo convegno tutte le politiche che intende mettere in atto nel prossimo futuro sui temi dell'istruzione e della formazione sui quali è pronta a reclamare una forte autonomia rispetto a diverse competenze legislative, come già hanno fatto Veneto e Lombardia che ad oggi sono maggiormente sotto i riflettori dei media.
La presenza di Cgil Cisl e Uil a fianco dell'assessore Bianchi in questa occasione non fa che confermare quanto già affermato nelle scorse settimane da Luigi Giove, Segretario Generale della Cgil Emilia Romagna, secondo il quale "se la Regione Emilia Romagna vuole mantenere un tratto distintivo rispetto alle proposte 'leghiste' [di Veneto e Lombardia] sarebbe opportuno separare nettamente le discussioni in corso".
Riteniamo gravissimo il collateralismo politico dei sindacati che firmano appelli presuntamente unitari contro l'autonomia differenziata e la regionalizzazione per poi a livello territoriale agire per "distinguo".
Continueremo come USB a lottare contro questo attacco al diritto universale all'istruzione, denunciando qualunque operazione di propaganda alla proposta della Regione Emilia Romagna che continueremo a contrastare tanto quanto quelle di Veneto e Lombardia, costruendo in tutto il paese una grande giornata di sciopero generale il prossimo 12 aprile.
USB EMILIA-ROMAGNA
Aderente
alla FSM