La legge 1660, che il Parlamento italiano intende approvare, è un passo terrificante verso uno Stato di polizia che mira a criminalizzare tutte le proteste e la dissidenza politica, sindacale e sociale.
La nuova legge apre ampiamente la porta alla repressione poliziesca e lascia la classe operaia senza alcuna protezione e difesa. L'obiettivo della presidente di estrema destra Giorgia Meloni, che ha un ottimo rapporto con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è chiaro e sta attaccando tutta la dissidenza con tutta la forza a sua disposizione.
Conosciamo bene le conseguenze di politiche simili e per questo sono state create la legge bavaglio e altre norme giuridiche con l'obiettivo di criminalizzare la protesta sociale. Come abbiamo recentemente denunciato dal Comitato di Coordinamento dei Popoli della Federazione Mondiale dei Sindacati, quattro persone di Saragozza sono in carcere per una protesta pacifica contro il partito di estrema destra Vox, 6 lavoratori de La Suiza di Gijón rischiano il carcere per attività sindacale in protesta contro le molestie sul lavoro nei confronti di un lavoratore e cinque attivisti del sindacato SAT in Andalusia rischiano di finire in carcere per la loro attività sindacale. Anche nei Paesi Baschi si sono verificati in passato numerosi casi di repressione contro l'azione sindacale.
LAB invia ai compagni dell'Unione Sindacale di Base in Italia la sua piena solidarietà e il suo sostegno nella lotta che stanno conducendo per affrontare questo grave attacco. La lotta contro la repressione sociale e sindacale è globale e riguarda il sindacalismo di classe di tutto il mondo. Quanto sta accadendo in Italia non è un caso isolato e, trattandosi di un fenomeno globale, dobbiamo affrontarlo insieme e unitariamente, perché il capitale e le istituzioni al suo servizio vogliono porre fine al contropotere che noi sindacati esercitiamo.
In questo senso, come ha sempre dimostrato nei suoi 79 anni di storia, la Federazione Mondiale dei Sindacati e i sindacati che ne fanno parte sono e saranno in prima linea nella lotta contro l'ingiustizia e nella creazione di alternative basate sulla solidarietà di classe. Solo il popolo può salvare il popolo, ma è anche nelle nostre mani costruire alternative e maggioranze sociali, sindacali e politiche per realizzare politiche a favore sia della classe operaia che dei settori popolari. Per questo i militanti dell'USB italiana avranno sempre il sostegno di LAB per realizzare cambiamenti politici e sociali.
---
Bill 1660, which the Italian parliament intends to pass, is a terrifying step towards a police state that seeks to criminalise all protest as well as political, trade union and social dissidence.
The new law opens the door widely to police repression and leaves the working class without any protection and defence. The aim of the far-right president Giorgia Meloni, who has a very good relationship with the president of the European Commission, Ursula von der Leyen, is clear and she is attacking all dissidence with all the force at her disposal.
We know very well the consequences of similar policies and for that were created the gag law and other legal norms with the aim of criminalising social protest. As we recently denounced from the World Federation of Trade Unions‘ Peoples’ Coordinating Committee, four people from Zaragoza are in prison for a peaceful protest against the far-right party Vox, 6 workers from La Suiza in Gijón are at risk of imprisonment for trade union activity in protest against the harassment at work against a worker and five activists from the SAT Union in Andalusia are at risk of going to prison for their trade union activity. In the Basque Country we had also numerous cases of repression against trade union action in the past.
LAB sends to the comrades of the Unione Sindacale di Base from Italy its full solidarity and support facing the struggle they are carrying out to confront this serious attack. The struggle against social and trade union repression is global and affects class unionism all over the world. What is happening in Italy is not an isolated case and, as it is a global phenomenon, we must face it together and in unity, because capital and the institutions at its service want to put an end to the counter-power that we trade unions exercise.
In this sense, as it has always demonstrated throughout its 79 years of history, the World Federation of Trade Unions and its member unions are and will be in the front line of the struggle to fight injustice and create alternatives based on class solidarity. Only the people can save the people, but it is also in our hands to build alternatives and social, trade union and political majorities to make policies in favour of both the working class and the popular sectors. That is why the militants of the Italian USB will always have the support of LAB to carry out political and social changes.