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L’Università di Pisa invita l’amministratrice delegata di ArcelorMittal a parlare di prospettive industriali e “green”. Per le nuove generazioni di laureati il peggior modello possibile!

Pisa,

Venerdì 14 maggio Lucia Morselli, amministratrice delegata di ArcelorMittal Italia S.p.A., sarà ospite dell’Università di Pisa per il ciclo di incontri "Meeting Generations”, l’iniziativa che ha come protagonisti i laureati illustri dell’ateneo, promossa da Starting Finance Club Unipi e da Alap (Associazione Laureati dell'Ateneo Pisano), alla presenza del Rettore Mancarella. Il suo intervento tratterà di “prospettive industriali italiane e la transizione green”

Parliamo di una dirigente che, a proposito di “transizione green”, continua a far tenere gli altiforni accesi nonostante le sentenze del TAR che ne chiedono lo spegnimento immediato, per fermare la strage di abitanti a causa dell’inquinamento che producono.

Parliamo di una manager che, per garantire le “prospettive industriali” della sua azienda, intende licenziare il 50% dei lavoratori di una delle più grandi acciaierie d’Europa, ma soprattutto, licenzia Riccardo Cristello, operaio e nostro delegato sindacale per il solo fatto di aver consigliato la visione di “Svegliati amore mio”, una fiction televisiva che parla di un’azienda inquinante simile a quella di Taranto, ma che mai viene citata durante il racconto.

Parliamo infine di una azienda che, insieme a questi incredibili provvedimenti repressivi e di disprezzo della salute pubblica, contro i quali sono in corso mobilitazioni e ricorsi legali, continua ad inviare ai lavoratori contestazioni disciplinari a pioggia. In particolare, sono stati sospesi altri dipendenti per un incidente avvenuto a Pasquetta, quando si verificarono un’esplosione e un incendio nella colata di Acciaieria 2, per puro caso senza feriti. Incidente che viene imputato dall’azienda nientepopodimeno che ai lavoratori stessi!

Utilizzando la minaccia occupazionale, questi “padroni del vapore” di ottocentesca memoria cercano di intimorire i lavoratori in modo da ottenerne il silenzio coatto, per far sì che nessuno sappia quello che accade all’interno della fabbrica.

Una leadership aziendale che, ogniqualvolta USB deposita una denuncia, con conseguente intervento dell’Ispettorato del Lavoro, fa scattare sospensioni dall’attività lavorativa, che hanno un chiaro fine ritorsivo.

Di fronte a questo comportamento smaccatamente antisociale e antisindacale i ministri Orlando, Giorgetti e Bernabè non hanno mai preso posizione. Il silenzio dei ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico, come quello del presidente di Acciaierie d’Italia, indica da che parte batte il cuore del governo Draghi e dei padroni.

Mentre i lavoratori dell’acciaieria e gli abitanti di Taranto si battono per cacciare via l'ad Morselli e tutta la dirigenza di ArcelorMittal, l’Università di Pisa ospita il maggior esponente di queste politiche aziendali come “vate” per le future generazioni di laureati.

Se questi sono i “modelli” indicati dal “Magnifico” Rettore e dai suoi colleghi, è bene che anche a Pisa, come a Taranto, si sviluppi tra gli studenti e i cittadini un movimento per la loro rimozione da quelle importanti cariche istituzionali. 

Le nuove classi dirigenti, alla luce della crisi del modello rappresentato proprio da AD come la Morselli, devono essere formate su basi esattamente opposte da quelle che questa signora esporrà nell’incontro di domani.

Unione Sindacale di Base – Federazione di Pisa