Mercoledì 10 giugno, USB Scuola si ritroverà in presidio al MIUR, in un percorso che vedrà uniti educatori comunali, lavoratori della scuola, dell'università e della ricerca e il mondo studentesco.
Diciamo ancora una volta che occorre "formare un nuovo mondo", ed in quest'ottica ribadiamo quanto dicevamo qualche settimana fa: "cambiamo la scuola".
Per far ciò, occorre ragionare su tre grandi temi:
1) quanto questa crisi mondiale modifichi il quadro politico ed economico all’interno del quale viviamo, come abbia fatto crollare un modello sociale e produttivo e, dunque, reso obsoleto quello educativo che gli corrispondeva, o che tentava ormai a fatica di corrispondergli;
2) quanto tutto questo richieda un nuovo modello pedagogico e didattico che torni a parlare di emancipazione, di pensiero critico, di modelli collettivi e solidali non basati sulla competizione individualistica sfrenata;
3) come questi obiettivi siano raggiungibili solo attraverso un intervento strutturale su sicurezza, rapporto numerico docenti/studenti, edifici, spazi, organici e formazione del personale che nelle scuole deve lavorare.
Grande centralità ha e deve avere la lotta al precariato, sia quello dei docenti che quello dei part-time e degli esuberi internalizzati ATA e dei docenti "precari di ruolo", i cosiddetti docenti esliati.
USB ritiene indifferibile un intervento statale concreto, orientato alla risoluzione dei problemi della scuola pubblica statale, dei lavoratori, degli studenti e delle famiglie, che la rimetta al centro di un pensiero pubblico e universalistico, lasciandosi alle spalle privatizzazioni e tagli che ci hanno portato, tra le molte cose, ad affrontare senza strumenti adeguati questa pandemia.
Il percorso di avvicinamento al 10 giugno ci vedrà aderire alle giornate di lotta e di mobilitazione del 4 giugno (mobilitazione dei docenti precari) e del 6 giugno (mobilitazione promossa da "Priorità alla scuola"), mentre siamo fortemente critici verso scioperi fuori tempo massimo o che non scaturiscono da percorsi reali di accumulazione di forze e di idee per un cambiamento vero della scuola.
Diamo appuntamento a tutti il 10 giugno, rilanciando una campagna per la riapertura delle scuole in sicurezza, ma anche per una decisa inversione di rotta nelle politiche sull'istruzione, finalmente svincolate da direttive europee e interessi padronali che in questi ultimi mesi hanno mostrato i propri limiti e la propria incompatibilità con gli interessi veri della scuola.
Aderente
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