Continua la risposta di lotta delle lavoratrici/tori impegnati nei servizi all’infanzia, iniziata con la giornata di sciopero il 20 giugno u.s., continuata ininterrottamente, con presidi, manifestazioni, incontri con dirigenti comunali, assessori e consiglieri, interpellanze presentate in consiglio comunale e assemblee a oltranza, ma tutto questo non è bastato a far retrocedere l’Amministrazione dalla decisione di “obbligare” le educatrici di ruolo a prestare servizio nel mese di luglio a garanzia dell’apertura dei servizi all’infanzia nel progetto denominato “Milano Estate Amica dei Bambini 2008”.
La mobilitazione cosciente delle lavoratrici che, seguendo le varie forme di lotta, non hanno garantito la presenza nei luoghi di lavoro, portando avanti un costante “braccio di forza” giorno dopo giorno con l’Amministrazione, rispondendo colpo su colpo ai quotidiani attacchi dell’Assessore Moioli sulla stampa, del Direttore Richiedei con comunicati vari, delle P.O. alle singole lavoratrici (con minacce di provvedimenti disciplinari e telefonate sui cellulari personali), creando enormi difficoltà nella gestione dei servizi che sono rimasti nella maggior parte chiusi, quei pochi aperti (grazie all’obbligo imposto alle commesse e alle dirigenti di tenere i bambini) non hanno risposto assolutamente alle esigenze dell’utenza.
Grazie al lavoro svolto da educatrici e OO.SS. di informazione all’utenza, i genitori, hanno indirizzato la loro rabbia del disservizio contro l’Amministrazione solidarizzando con le educatrici in lotta, capendo e condividendo le giuste e sacrosante motivazioni della vertenza in atto, recapitando lettere di fuoco alla Direzione dei Servizi all’Infanzia.
La “forzatura” voluta dall’Assessore Moioli e sostenuta dalla direzione del Settore che con questo “colpo di mano” studiato a tavolino voleva piegare le educatrici, garantendo l’apertura di Scuole Materne e Nidi, formalmente sotto nome di “progetto” ma in realtà imponendolo come “obbligo” a lavoro straordinario in aperta violazione del CCNL, del CCDI e degli accordi interni all’ente siglati.
Ci troviamo, fra l’altro, di fronte ad una chiara discriminazione fra lavoratrici, infatti solo una parte delle 3000 educatrici ha prestato servizio 2 settimane in più nel corso dell’anno scolastico. Inoltre chi è stato “obbligato” a lavorare nel mese di luglio non può percepire quota di lavoro straordinario, perché non consentito al personale educativo, ma neppure essere pagato come progetto, in quanto non sussistono accordi sindacali sottoscritti.
La battaglia contro il sopruso continua con il sit-in di lunedì 14 luglio al Parco Trotter e successivamente con le due giornate di sciopero il 23 e il 24 luglio con iniziative da stabilirsi, probabilmente a Villa Litta, sempre dando massimo richiamo tramite tutti i mezzi mediatici, stampa e televisioni.
RdB/CUB mette a disposizione, il proprio legale per tutte le operazioni di difesa delle singole lavoratrici, chi ancora non l’avesse fatto spedisca il proprio ordine di servizio nella sede sindacale con fax inviato allo 02/6080381 con il proprio numero di telefono personale ove essere rintracciate.
LA LOTTA CONTINUA: BLOCCO COMPLETO DEI SERVIZI IL 23 E 24 LUGLIO!
PER IL RISPETTO DEI NOSTRI DIRITTI DI LAVORATRICI E SERVIZI DI QUALITA’!