A seguito di un accordo firmato il 2 novembre tra MW.Fep di Ronchi dei Legionari e le organizzazioni sindacali confederali, che favorisce la surrettizia riduzione del personale, la direzione aziendale sta premendo in modo improprio sulle fasce più deboli di lavoratrici e lavoratori assunti nelle categorie protette, affinché aderiscano all’esodo “volontario” incentivato.
Tale situazione si verifica con la complicità di chi ha permesso che MW.Fep gestisca la cassa integrazione in corso senza procedere alla dovuta rotazione e ora, sostanzialmente riduca il personale, malgrado non abbia alcuna difficoltà produttiva che giustifichi tale strategia.
MW.Fep, lungi dall’essere in difficoltà economiche e senza che vi sia una crisi conclamata dei segmenti produttivi di riferimento, usa la pandemia in atto e l’instabilità economica che ne deriva, per incrementare ulteriori margini di profitto, pretendendo, oggi, di farlo sulla pelle dei propri dipendenti più deboli, domani con chiunque riterrà di troppo.
In mancanza di una politica industriale adeguata e senza un piano produttivo chiaro, chi oggi avalla alla cieca questa linea aziendale mette a repentaglio l’insieme dell’organico dello stabilimento. USB ancora una volta ribadisce invece, che è necessario difendere ogni posto di lavoro e pretendere che l’azienda garantisca i carichi produttivi e l’occupazione.
p. USB Lavoro Privato
Alessandro Perrone
Aderente
alla FSM