Siamo nuovamente costretti a denunciare il clima di intimidazione e minacce nei confronti dei sindacalisti USB impegnati nella in difesa dei lavoratori e delle lavoratrici. Un nostro sindacalista è stato recentemente chiamato dal posto di Polizia all'interno dell'Ospedale di Livorno per ritirare un avviso di garanzia per un procedimento penale a suo carico con le accuse di violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Procedimento partito dalla denuncia della società Brio Group di Bari, in subappalto presso la locale ASL.
USB è impegnata da settimane in una dura vertenza legata ai sistemi di appalti e subappalti che nella sanità nostrana ormai la fanno da padrone: tre lavoratrici, da oltre vent'anni impegnate nel servizio di pulizie e sanificazioni dell'ospedale, sono state licenziate da una società subentrata da 5 mesi nel servizio. Una ditta che lavora neanche in appalto, ma in subappalto.
Le tre lavoratrici avevano ricevuto una contestazione disciplinare. Nei tempi di legge, il sindacato aveva chiesto un’audizione per presentare le dovute giustificazioni. Brio Group non ha mai risposto e dopo 15 giorni ha licenziato in tronco le lavoratrici, che dal 1° Maggio sono state lasciate a casa.
Di fronte a questo comportamento inaccettabile (sia dal punto di vista giuridico che etico) USB aveva chiesto un intervento urgente della direzione ASL, ben prima che i licenziamenti diventassero effettivi. La ASL, in modo vergognoso, ha prima risposto che non si occupa dei lavoratori in appalto e successivamente ha chiuso a qualsiasi possibilità di risoluzione della controversia. In questo modo rivendica un sistema di appalto e subappalto che permette ad un'azienda appena arrivata di mandare a casa tre lavoratrici storiche.
La scorsa settimana USB ha organizzato un presidio di protesta di fronte all'ospedale. Proprio in quell'occasione una delegazione di lavoratrici e sindacalisti ha avuto un incontro con alcuni responsabili Brio Group nei loro uffici, presso il settimo padiglione. Un incontro che si è svolto in assoluta tranquillità e si è concluso con la disponibilità (data telefonicamente) di un dirigente nazionale a effettuare un nuovo incontro. Alla trattativa erano presenti sei testimoni.
Nei giorni seguenti uno dei sindacalisti USB è stato contattato dalla polizia che gli ha notificato una denuncia per violenza privata ed interruzione di pubblico servizio.
Un attacco gravissimo che ha l'obiettivo di mettere in discussione la nostra attività sindacale e intimidire i nostri funzionari. Un modo per evitare di discutere nel merito delle questioni riportando tutto su un piano che assolutamente non ci appartiene. Una denuncia che arriva a distanza di pochi mesi da quella per diffamazione portata avanti contro di noi dalla CGIL Livorno.
Rispendiamo al mittente queste accuse e invitiamo i lavoratori e le lavoratrici ad essere presenti al presidio di venerdì 20 maggio dalle ore 12:30 di fronte all'ingresso principale dell'ospedale di Livorno in Viale Alfieri.
Le tre lavoratrici devono essere immediatamente reintegrate.
Chiediamo l'intervento immediato dell'ente pubblico appaltante e cioè la dirigenza ASL, nei confronti di Brio Group. I suoi comportamenti inaccettabili ci fanno capire che abbiamo di fronte un corpo estraneo al nostro tessuto lavorativo e sociale.
Giù le mani da USB!
USB Livorno
18 maggio 2022